Erano custodite in un capannone abusivo, privo di qualsiasi requisito e di autorizzazione, venivano etichettate con date e informazioni di pura fantasia per poi essere distribuite nei negozi di Foggia.
I Nas della citta’ pugliese hanno sequestrato questa mattina oltre 26 mila uova, prive di marchiatura identificativa, che – vista l’ignota origine – sono state ritenute pericolose per la salute pubblica e sottoposte ad immediata distruzione. Sequestrati inoltre quasi 8 mila imballaggi ed un’attrezzatura utilizzata per il confezionamento delle uova e l’applicazione dei falsi dati di commercializzazione, mentre a carico della struttura e’ stato adottato un provvedimento di chiusura immediata.
Dopo il recente sequestro di quasi 80 mila uova irregolari ed illecitamente etichettate da uno stabilimento, i Nas hanno individuato sempre nel foggiano un altro capannone industriale, utilizzato per lo stoccaggio e l’imballaggio di uova, del tutto sconosciuto alle autorita’ di controllo. Nel corso dell’ispezione igienico sanitaria, svolta con la collaborazione di personale della locale Azienda Sanitaria Provinciale, i militari del Nucleo pugliese hanno accertavato l’assoluta abusivita’ della struttura, priva di qualsivoglia provvedimento autorizzativo, e l’inadeguatezza dell’attivita’ svolta dalla stessa, che non disponeva neanche dei sistemi di autocontrollo e di rintracciabilita’ del prodotto. Dagli accertamenti, tuttora in corso, non era possibile infatti risalire alla provenienza delle uova che, una volta etichettate con date ed informazioni di fantasia, sarebbero state distribuite ad esercizi commerciali e mercati rionali della provincia foggiana per la vendita al consumatore. L’attivita’ ha consentito di sottrarre alla distribuzione oltre 26 mila uova, prive di marchiatura identificativa.
Agi – 22 luglio 2012