«In una corretta visione di uno sviluppo sostenibile e nel rispetto del principio fondamentale di solidarietà, i rapporti di responsabilità e fiducia fra le generazioni costituiscono le basi essenziali per assicurare una effettiva integrazione tra patrimoni di esperienze, valori e ideali, e per corrispondere alle esigenze e alle aspettative di tanti giovani che vivono una condizione di instabilità e incertezza nel loro futuro».
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, torna a parlare dei giovani, soprattutto di quanti vivono in condizioni di precarietà e incertezza, e per loro invoca riposte efficaci. Lo fa in un messaggio inviato in occasione della presentazione a Roma, presso la sede del Cnel, dell’associazione “Generazioninsieme”, al presidente Giovanna Leone, al presidente onorario Giuliano Amato, e al presidente del Cnel Antonio Marzano.
Occorre valorizzare il capitale umano del nostro Paese
Il capo dello Stato sottolinea che «gli autorevoli contributi in programma, con il rilevante apporto di giovani ricercatori, testimoniano la ricchezza e importanza degli obiettivi che si propone il vostro sodalizio». Come ho avuto modo di sottolineare in più occasioni, prosegue Napolitano, «un deciso e accresciuto impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del capitale umano del nostro Paese e delle sue risorse di creatività e d’innovazione è condizione indispensabile per assicurare una equilibrata crescita economica e la stessa tenuta del tessuto civile e sociale».
L’ultimo appello a favore dei giovani lanciato a marzo
Già nei mesi scorsi il presidente della Repubblica aveva sollecitato in diverse occasioni interventi concreti a favore dei giovani. L’ultima volta in un messaggio di saluto ai promotori della Conferenza internazionale “Capitale umano e occupazione nell’area europea e mediterranea”, organizzata a marzo a Bologna. «Occorre prestare ascolto alle pressanti richieste provenienti dal mondo giovanile e fornire risposte concrete a generazioni di studenti – aveva scritto Napolitano – che troppo spesso vedono ostacolato il percorso di crescita personale e professionale e vanificate la fiducia e la speranza che hanno motivato il loro impegno nello studio e nella ricerca». Parole che riecheggiano quelle espresse anche oggi dal capo dello Stato.
ilsole24ore.com – 22 giugno 2011