La 65enne trevigiana, in visita alla cugina a Camposampiero, non riesce a scappare e perde la vita insieme alla sua meticcia
Il fuoco e le fiamme si sono portati via mezzo palazzo. E anche la vita di Silvana Piccolo, 65 anni, e della sua meticcia Donna. La donna, che abitava a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è rimasta soffocata dalla densa coltre di fumo per cercare di mettere in salvo anche la sua cagnolina. É accaduto nel tardo pomeriggio di ieri in via Tiepolo a Camposampiero, in un condominio di alloggi Ater.
Poco dopo le 18 da un appartamento al primo piano dello stabile, che in tutto ospita sei famiglie, a causa di un cortocircuito, scoppia una macchinetta per l’aerosol. In quel momento, in casa, c’è D. S. con i suoi figli, un bambino ed una bambina. La donna, seduta sul divano, sta utilizzando l’apparecchio per alcune inalazioni al figlioletto. Improvvisamente una scintilla e dalla macchinetta escono fiamme e fuoco.
La mamma, come ha raccontato ai carabinieri di Camposampiero giunti sul posto, presa dal panico, lascia l’aerosol sul divano e porta in salvo i figli scappando sul pianerottolo e si mette a gridare per chiedere aiuto. In una manciata di secondi le fiamme si propagano e bruciano tutto, mobili, tappeti, suppellettili. Le grida attirano l’attenzione degli altri condomini che, sentito il forte odore di fumo si lanciano di corsa giù per le scale per uscire dalla palazzina.
La coltre di fumo sale fino su al terzo piano dove abita Rita Pillon che al momento era in casa con la cugina, Silvana Piccolo, che era andata a farle visita. Messe in allerta dai vicini le due donne si precipitano fuori dall’appartamento per scendere giù. Ma Silvana si accorge che con lei non c’è la sua fedela cagnolina e torna indietro, nonostante le grida della cugina che la implorano di lasciar stare e scendere. Silvana, sorpresa dalla cappa di fumo, è morta soffocata sul pianerottolo, davanti l’ingresso della casa della cugina. E con lei anche Donna, la sua meticcia.
«Ho sentito gridare e sono corso nell’appartamento per vedere di spegnere le fiamme – racconta Gerardo, un vicino- ho anche preso una canna dell’acqua che c’era qui in giardino, ma ormai le fiamme erano troppo alte». «Abito al secondo piano ed ero a casa per via di un infortunio – dice un altro vicino – ho sentito del trambusto e ho aperto la porta di casa. É stato allora che ho visto il fumo e sentito l’odore di bruciato e sono sceso giù». Comprensibilmente turbata, la cugina di Silvana ha trovato momentaneamente ospitalità da alcuni vicini. Per domare le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco di Cittadella che hanno lavorato fino a sera inoltrata per spegnere ogni possibile focolaio
Gazzettino.it – 27 aprile 2012