E condotta dai carabinieri del Mipaaf (i Nac), guidati dall’allora tenente colonnello Marco Paolo Mantile (oggi direttore della rappresentanza romana della regione Veneto), sotto il comando del generale Vincenzo Alonzi (oggi commissario per il dissesto idrogeologico della regione Veneto).
Bene, due giorni fa, il dicastero guidato dal ministro Francesco Saverio Romano (IR), rispondendo in forma scritta a una interrogazione parlamentare del deputato Marco Carra (PD), in commissione agricoltura a Montecitorio, ha detto chiaro e tondo che: «I competenti servizi del Ministero e di Agea, esaminata la relazione di approfondimento predisposta dal Nac del Comando Carabinieri politiche agricole e alimentari, non hanno rilevato elementi in grado di dimostrare che in passato si siano verificate irregolarità tali da incidere in modo apprezzabile sul calcolo del prelievo». Val la pena ricordare, che la Commissione Ue tiene da tempo d’occhio l’evolversi della questione multe latte in Italia. In particolare, con una lettera inviata all’esecutivo italiano Bruxelles si è detta «insoddisfatta per l’estrema lentezza nel recupero dei prelievi dovuti», chiedendo un «riepilogo dettagliato dell’importo complessivo dei prelievi effettivamente riscossi». La commissione, inoltre, ha informato il governo, che sta seguendo «gli ultimi sviluppi in Italia connessi al rapporto della divisione Carabinieri Mipaaf sui dati usati per calcolare il prelievo supplementare». Di conseguenza, la risposta ministeriale all’interrogazione Carra potrebbe avere strascichi a livello europeo. Attenzione, però, le novità non finiscono qui. II dicastero di via XX settembre ha affrontato anche il nodo rimborsi per gli agricoltori, che avendo splafonato (cioè prodotto più latte di quanto previsto dalle quote in loro possesso) hanno pagato le multe. L’ipotesi, era stata avanzata per ristabilire parità di trattamento tra allevatori a seguito della manovra correttiva (legge 111/2011), che ha sterilizzato le procedure di riscossione avviate da Equitalia, verso chi non ha mai pagato il dovuto allo stato. Sul punto, però, il Mipaaf non ammette deroghe: «Non sono previste procedure per la restituzione delle somme pagate dai produttori di latte che hanno aderito ai programmi di rateizzazione per il pagamento del prelievo supplementare per esuberi della quota di produzione». Punto.
ItaliaOggi – 28 luglio 2011