Questa volta è accaduto nella mensa di una scuola elementare del capoluogo lombardo: ogni giorno la società responsabile a portare la mensa serve più di 400 pasti a bambini ed insegnanti ma ieri l’amara sorpresa
Purtroppo, ancora una volta, ci ritroviamo a dover parlare delle tanto ormai famose mozzarelle blu. Dopo le tante denunce fatte in giro per l’Italia e non solo, dalla Sicilia al Piemonte, un nuovo caso si è verificato a Milano e ieri non è toccato a consumatori che acquistano ignari il prodotto nei supermercati.
Questa volta è accaduto nella mensa di una scuola elementare del capoluogo lombardo: ogni giorno la società responsabile a portare la mensa serve più di 400 pasti a bambini ed insegnanti ma ieri l’amara sorpresa.
Tutti in fila per ritirare i vassoi e poi ai tavoli per consumare il pranzo: pasta al sugo e merluzzo, tre bocconcini di mozzarella, pomodori, insalata e frutta. Ovviamente le classi non arrivano tutte insieme e chi arriva prima inizia a mangiare. Sul più bello, le mozzarelle nel piatto iniziano a diventare a pois, con quel “classico” colorito blu di cui ormai si è tanto sentito parlare e i puntini si allargano sempre di più col passare dei minuti.
Ad accorgersene per prima è un’insegnante che subito porta il piatto in refettorio e dà l’allarme: la società responsabile decide di ritirare le mozzarelle dai piatti e di sostituirle con del tonno. Vengono ritirati per l’esattezza 83300 mozzarelle, pari a 2500 chilogrammi di prodotto, non solo dalla scuola in questione ma da tutte quelle che si trovano nella stessa area ed un campione viene inviato all’Istituto Zooprofilattico per essere esaminato.
Nasce però un problema: prima di arrivare a questa decisione di tempo ne è passato ed il risultato è che molti bambini hanno già consumato il latticino. Da qui le proteste dei genitori. C’è chi sostiene che le cose siano state gestite male, chi sostiene che si sia perso troppo tempo.
A tutt’oggi, nessuno dei bambini che ha consumato le mozzarelle ha avuto problemi o presentato malesseri. Per questo si pensa che anche questa volta si tratti di Pseudomonas Fluorescens, il batterio che provoca la strana colorazione ma che fortunatamente non è patogeno – cioè non è pericoloso per la nostra salute – e che si presenta nei casi in cui il latticino è stato prodotto in situazioni di scarsa igiene.
agi – 13 maggio 2012