Si è spenta stanotte a Milano, aveva 62 anni. Durante la sua presidenza varata la riforma degli Ordini sanitari. Donna generosa e con una forte carica di simpatia al centro di molte battaglie sociali e culturali, scopre la sanità e se ne innamora nel 2013 quando viene eletta presidente della Commissione Sanità a Palazzo Madama.
“Sono nata il 6 febbraio 1958 a San Severo di Foggia ma sono milanese d’adozione”, si presenta così, Emilia De Biasi sul sito del Pd Lombardo di cui è stata fino a ieri la responsabile Salute e nuovo Welfare.
La politica è stata da sempre la sua grande passione e una scelta di vita fin dall’Università quando ricopre l’incarico di segretario della sezione del Pci di Lampugnano, quartiere della periferia di Milano.
Vive e condivide la svolta di Achille Occhetto dopo la caduta del Muro di Berlino e nel 1997 viene eletta consigliere comunale Pds a Milano.
“Donne, cultura, informazione e lavoro sono le quattro parole che ho a cuore”, scriveva ancora di sé stessa. La sanità la scopre tardi, nel 2013, quando, senatrice alla sua seconda legislatura, viene scelta come presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama.
Durante il suo mandato diventa legge la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie sulla quale De Biasi si è spesa in prima persona in diverse occasioni diventando spesso determinante per il varo della legge.
A lei anche il merito di aver voluto una Commissione d’inchiesta sulla sostenibilità del Servizio sanitario che nelle sue conclusioni segna con chiarezza la necessità di abbandonare la politica dei tagli al settore.
Dopo la mancata rielezione nel 2018 De Biasi torna a occuparsi da vicino delle tematiche lombarde e diventa la responsabile del PD regionale per la sanità e il Welfare, incarico che ha ricoperto fino alla sua prematura scomparsa.
05 gennaio 2021
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