Il «mediatore europeo», Nikiforos Diamandouros, ha aperto un’indagine per verificare se la Commissione europea abbia adottato misure appropriate per fronteggiare l’aumento della mortalità delle api nella Ue; questo aumento potrebbe essere collegato all’utilizzo di alcuni insetticidi, i neonicotinoidi.
L’indagine fa seguito a una denuncia del Collegio dei mediatori austriaci, secondo cui la Commissione non ha tenuto conto delle nuove prove scientifiche che vanno verso la limitazione dell’uso di questi insetticidi.
Il mediatore europeo ha quindi chiesto alla Commissione di inviare un’opinione entro il 30 giugno 2012.
Secondo il mediatore austriaco, sulla base di osservazioni inviate da apicoltori e di nuove prove scientifiche, alcuni neonicotinoidi potrebbero avere causato l’aumento della mortalità delle api negli ultimi anni. L’aumento della mortalità delle api è stato oggetto di diverse interrogazioni alla Commissione da parte dei parlamentari europei. Nel 2011 la Commissione europea ha dichiarato di essere cosciente della tossicità dei neonicotinoidi ma che tuttavia l’utilizzo di tali sostanze dovrebbe essere possibile se il trattamento è limitato a livelli non nocivi.
Inoltre, questo mese l’Efsa ha ricevuto dalla Commissione il mandato di valutare il fondamento scientifico della sospensione precauzionale da parte dell’Italia dell’immissione in commercio di semi di mais trattati. All’Autorità è stato chiesto di fornire una dichiarazione sui risultati di un progetto di ricerca italiano (Apenet) entro tre mesi. L’Efsa analizzerà inoltre due nuovi studi scientifici dell’Agenzia francese per la sicurezza sanitaria dell’alimentazione, dell’ambiente e del lavoro (Anses) secondo cui la diminuzione di api da miele potrebbe essere in relazione con l’impiego dei neonicotinoidi.
Agrisole – 25 aprile 2012