«Inammissibili sacrifici se c’è chi evade Mani in tasca agli italiani? Le mettono altri». «Grazie agli uomini e alle donne della Gdf e a chi combatte l’evasione». Il premier accolto dagli insulti della Lega
MILANO – «È inammissibile che i lavoratori subiscano sacrifici mentre una parte importante di ricchezza fugge alla tassazione, accrescendo così la pressione tributaria su chi non può sottrarsi al fisco». Così il presidente del Consiglio Mario Monti nel suo intervento a Reggio Emilia per le celebrazioni del 215° anniversario del primo Tricolore. Il premier ringrazia «gli uomini e le donne della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle entrate, a chi combatte l’evasione fiscale». A loro, sottolinea Monti, «voglio dire grazie e assicurare il mio appoggio»» anche in vista dell’ intensificazione del contrasto all’evasione.
LE MANI NELLE NOSTRE TASCHE LE METTONO GLI EVASORI – «Non mi ha mai persuaso l’ espressione “mettere le mani nelle tasche degli italiani”, anche perché è incompleta: sono alcuni italiani evasori a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti onesti – attacca Monti – Loro sono gli italiani che evadono e quei privilegi e rendite sono un inciampo al gioco della concorrenza e del mercato».
PREMIER CONTESTATO – Dal presidio del Prc fuori dal Tetatro Valli sale il coro di «Bella ciao» mentre l’ex segretario del Pdci, Donato Vena, espone una boccetta con le «lacrime» del ministro Elsa Fornero. Più duro il Carroccio che agli slogan di repertorio «secessione», «elezioni», e «Padania libera», aggiunge anche qualche «vaffa» all’ indirizzo del capo del governo.
MONTI: NESSUN PAESE PUO’ FARE DA SE’ – «Nessun Paese europeo è talmente forte da pensare di andare avanti da solo ad affrontare l’economia globale» dice Monti nel suo intervento ricordando come l’ Italia stia «facendo la sua parte» e come «il momento dei compiti» sia «venuto per tutti» nella Ue. Il presidente del Consiglio sottolinea tra le altre cose lo sguardo del governo sui giovani e le scelte ispirate dalla necessità di dare una prospettiva alle ultime generazioni.
NAPOLITANO: RIGORE EQUITA’ E COESIONE- Le celebrazioni sono state aperte dalla lettura di un messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Servono «rigore ed equità» per far fronte ai «gravosi impegni» con cui l’Italia si trova a fare i conti, «energie positive» per affrontare le «difficoltà» anche con «una maggiore e più matura coesione sociale» ricorda Napolitano. «In questa tensione verso una maggiore e più matura coesione sociale vanno anche oggi rintracciate le energie positive che possono consentire di affrontare le difficoltà della situazione presente, assolvendo ai gravosi impegni che sono di fronte al nostro paese con rigore ed equità» scrive il Capo dello Stato
Corriere.it – 7 gennaio 2012