Il premier: «Non vorrei restare premier. Ripresa nella seconda metà del 2013. Debito italiano cresciuto meno della media Ue. Sui costi della politica governo duro ma non populista»
«No». Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha risposto al vice direttore del Financial Times che, durante il “Ft Italy Summit”, gli ha chiesto se vorrebbe o se gli piacerebbe rimanere premier.
Monti: pensiamo a patrimoniale, ma senza blitz. «Vorremmo introdurre una tassa generalizzata sui patrimoni, ma non avendo gli strumenti non vorremmo favorire l’allontanamento dei capitali» ha detto Monti, aggiungendo che una eventuale patrimoniale «non verrà introdotta nottetempo, ci sono passi che stiamo facendo».
«La tassa patrimoniale esiste già in alcuni Paesi estremamente capitalisti». «Il mio approccio è laico – ha detto il premier – Non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà da come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato. «Il 4 dicembre scorso avevamo considerato di introdurla. Ma da una parte 1,5 dei tre componenti della nostra maggioranza era contrario. Dall’altra, a differenza di altri sistemi fiscali, in Italia non erano disponibili informazioni sulla proprietà dei beni. Abbiamo allora approssimato la cifra, aumentando la percentuale su alcuni beni già tassati. E alla fine abbiamo preso la decisione sulla tassa sulla prima casa che era stata rimossa dal governo che ci ha preceduto e che però esiste in tutti i paesi». Monti ha infine aggiunto: «Vorrei sdrammatizzare: la tassa patrimoniale esiste già in alcuni paesi estremamente capitalisti».
Monti: debito italiano cresciuto meno della media Ue. «Il debito dell’Italia, che è del 120 per cento del Pil, è cresciuto meno rispetto alla media europea durante la crisi» ha detto Monti.
«La crescita può tornare non appena sarà risolta la crisi della zona euro» ha detto Monti nel suo intervento al Ft Italy Summit sottolineando che «l’Italia non ha grandi squilibri a parte il rapporto debito/pil».
«Prospettive di crescita migliorate nell’ultimo anno». «Le riforme varate nell’ultimo anno hanno migliorato le prospettive di crescita, ma non ancora i dati» ha affermato il premier.
«Ripresa nella seconda metà del 2013». «La caduta del pil sarà meno pronunciata nel secondo e terzo trimestre 2012» ha specificato Monti puntando l’indice sugli elevati tassi di finanziamento del Paese e sui tassi «insolitamente» bassi della Germania. «L’Italia – ha dichiarato – si finanzia a tassi più alti per le preoccupazioni dei mercati. Proprio per questo abbiamo chiesto con insistenza il meccanismo di stabilità alla Bce».
«Per ora non chiederemo aiuti». «L’Italia – ha detto Monti – ha fatto molto per creare il meccanismo di stabilizzazione a livello europeo e non ha comunque fatto richiesta per l’utilizzo, e non contempla di farlo in questa fase».
«L’Italia ha uno dei migliori sistemi pensionistici d’Europa – ha detto Monti nel suo intervento – La riforma delle pensioni attuata dal governo ha migliorato la sostenibilità del sistema previdenziale».
«Contro l’evasione è guerra». «Le misure e gli interventi contro la corruzione e l’evasione fanno pensare a una guerra, e in realta lo è – dice Monti – Non può esserci una società civile senza un abbattimento dell’evasione fiscale. Lo stesso vale per la lotta alla corruzione».
«Duri ma non populisti». «Abbiamo ridotto i costi della pubblica amministrazione e della politica – dice il premier – Per i cittadini niente è abbastanza, e questo lo capisco, ma noi dobbiamo essere sì molto duri ma non populisti».
«Non credo che abbiamo fatto troppo in troppo poco tempo, abbiamo fatto quello che dovevamo fare – ha detto il premier – Non abbiamo avuto il tempo che hanno avuto gli altri governi e non c’era neanche un deputato appartenente a un partito nel governo. Posso assicurarvi che non è stata la cosa più facile del mondo da portare avanti, vedere la cancelliera tedesca e il presidente francese che pattinavano su un ghiaccio che si stava sciogliendo per l’Italia e chiedere ancora. Se avessimo chiesto di spostare obiettivo deficit dal 2013 al 2014 non avremmo avuto speranze, l’Italia starebbe peggio. Quindi no, non ho rimpianti».
«Grillo raccoglie consensi, fa parte della democrazia». «Questo signore ha in molti casi parlato contro le misure stringenti che l’Europa impone. Ma altre parti politiche italiane hanno fatto lo stesso»: questo il commento di Monti su Beppe Grillo, rispondendo a chi gli chiedeva se Grillo e il suo movimento rappresentassero una reazione populista contro l’euro, Monti ha replicato: «Non so se questo sia il suo obiettivo ma quel che dice sembra raccogliere consensi e questo è parte della democrazia».
Gazzettino – 12 novembre 2012