Un altro cavallo che muore in corsa. E ancora polemiche sulla sicurezza degli animali, impiegati per le rievocazioni storiche e per le gare in palii e giostre. L’ultimo dramma è accaduto ieri a Monselice, durante le prove della ventottesima Giostra della Rocca, in programma per oggi (ma già rinviata, per le cattive condizione meteo).
Tragico incidente in pista ha gettato una sinistra ombra sulla 28^ edizione della Giostra della Rocca. Ieri mattina, durante le prove dei cavalieri nella pista allestita al parco Buzzaccarini, il fantino di San Martino, l’aretino Enrico Giusti, e la sua cavalla sono stati protagonisti di una terribile caduta. L’incidente è occorso intorno alle 10.40, mentre animale e cavaliere affrontavano la curva prospiciente il laghetto. Sono ancora tutte da chiarire le ragioni per le quali Fanè, splendido esemplare femmina di razza Anglo Araba di undici anni, è improvvisamente rovinata a terra. La gravità della caduta è subito sembrata evidente a tutti. Fanè è atterrata di peso, schiacciando con la sua stessa massa la zampa anteriore sinistra. Illeso fortunatamente il fantino, che subito si è disperato per le sorti della sua cavalla, parte della Scuderia Sulmona e vincitrice, appena la scorsa domenica, del Palio di Bagno a Ripoli (Fi).
Sul posto era presente il veterinario dell’Ulss17, che tuttavia nulla ha potuto fare se non attendere l’arrivo dell’ambulanza veterinaria per il trasporto dell’animale nella clinica universitaria di Legnaro. L’attesa è sembrata infinita al proprietario di Fanè, che ha promesso di presentare denuncia ai carabinieri per l’episodio.
Nella caserma di via Orti non è ancora stata presentata denuncia, ma le intenzioni del fantino sono parse inequivocabili. Fanè è stata infine trasportata in clinica, dove nonostante i ripetuti tentativi dello staff di veterinari è stata abbattuta intorno alle 16. Si è infatti rivelata troppo complicata la frattura all’altezza della spalla anteriore sinistra per ipotizzare l’inserimento di una protesi. I veterinari si sono dovuti arrendere e praticare l’eutanasia alla povera bestia, affinché smettesse di soffrire.
Così, mentre già fervevano le polemiche, l’associazione Giostra della Rocca e l’amministrazione comunale hanno deciso di rinviare la quintana di questo pomeriggio a domenica prossima. Come ha spiegato il sindaco, solo per le condizioni meteorologiche sfavorevoli. Partirà invece regolarmente alle 10 di questa mattina, come ogni anno da via San Giacomo, il corteo storico.
È la prima volta che un incidente del genere succede a Monselice. Numerose le reazioni. Durissima quella dell’associazione «100% animalisti»: «I percorsi, le urla della gente, la crudeltà dei fantini – si legge sul sito dell’associazione -, tutto concorre a mettere a rischio l’incolumità degli animali, che comunque sono sempre sottoposti a stress e sofferenza. Non si parli quindi di incidente, la morte del cavallo è un assassinio commesso per incoscienza umani». In serata aggiunge il carico il leader del gruppo padovano, Paolo Mocavero: «Siamo pronti a contestare in massa la Giostra, andremo a centinaia quando recupereranno la gara».
Gazzettino e Corriere del Veneto – 15 settembre 2013