Nel 2015 risultano adempienti – in base ai 35 indicatori della cosiddetta “Griglia LEA” – la maggior parte (11) delle regioni monitorate (16) ad esclusione di Molise, Puglia, Sicilia, Campania e Calabria, che si collocano nella classe “inadempiente” e che dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza tra cui: vaccinazioni, screening, assistenza agli anziani ed ai disabili, appropriatezza nell’assistenza ospedaliera (es. parti cesarei). Per queste regioni, il monitoraggio delle criticità è effettuato nell’ambito degli obiettivi previsti dal Piano di Rientro.
E’ in estrema sintesi il risultato illustrato nel documento “Monitoraggio dei LEA attraverso la Griglia LEA – Metodologia e risultati dell’anno 2015”, a cura dell’Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute. Si analizza la capacità delle Regioni di garantire ai cittadini l’erogazione dell’assistenza secondo standard di appropriatezza e qualità.
In testa alle Regioni adempienti per il 2015 c’è la Toscana con 212 punti. Ultima Regione “promossa” la Basilicata con 170 punti. Ma a parte questa eccezione il Sud nel 2015 fa l’en plein di bocciature e risultano inadempienti Molise (156 punti), Puglia (155), Sicilia (153), Calabria (147) e Campania (106).
In realtà del tutto inadempienti non c’erano Regioni dal 2012, ultimo anno in cui la Campania, unica bocciata, aveva totalizzato 117 punti, 11 in più di quelli 2015. Sopra i 200 punti invece ci sono, nell’ordine dopo la Toscana, Emilia Romagna e Piemonte (entrambi 205) e Veneto (202).
La valutazione finale per il 2015, si attesta per la Regione Veneto su un punteggio pari a 202 che secondo i parametri di riferimento fissati dal Comitato Lea (range -25 – 225; positivo a 160) risulta ampiamente positivo e in netto miglioramento rispetto al trend precedente.
Consulta:
- le pagine dedicate al monitoraggio dei Lea
- il Rapporto “Monitoraggio dei LEA attraverso la Griglia LEA – Metodologia e risultati dell’anno 2015” e la mappa interattiva 2014-2015 che confronta Regione per Regione il monitoraggio 2015 con quello dell’anno precedente
- il trend degli indicatori della Griglia Lea
Come si effettua il monitoraggio dei LEA
Il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA) per verificare il raggiungimento degli obiettivi di tutela della salute perseguiti dal Servizio Sanitario nelle singole regioni, viene effettuato attraverso due strumenti:
- la cd. “Verifica Adempimenti LEA” a cura del Comitato permanente per la verifica dei LEA in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse (Comitato LEA)
- il “Sistema di Garanzia”, istituito con il Decreto Legislativo 56/2000 e reso operativo dal Decreto Ministeriale 12 dicembre 2001 che prevede la raccolta, l’elaborazione e la pubblicazione di un set di indicatori rilevanti ai fini del monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza.
All’interno della “Verifica adempimenti” è inserita la cd “Griglia LEA”, annualmente aggiornata dal Comitato LEA nell’ambito dei propri lavori. Vista l’efficacia e la semplicità di lettura della stessa, il Patto per la Salute 2010-2012 all’articolo 10 comma 2, ha stabilito di utilizzarla per il monitoraggio e la verifica dei LEA, nelle more dell’aggiornamento del Sistema di Garanzia.
La Griglia LEA
La Griglia LEA 2015 si compone di 35 indicatori ripartiti tra l’attività di prevenzione collettiva e sanità pubblica, l’assistenza distrettuale e l’assistenza ospedaliera erogate dalle regioni e consente di individuare per le singole realtà regionali sia quelle aree di criticità in cui si ritiene compromessa un’adeguata erogazione dei livelli essenziali di assistenza, sia di evidenziare i punti di forza dell’assistenza sanitaria erogata. Tale strumento ha acquisito negli anni una crescente visibilità mediatica, poiché attraverso un punteggio finale di sintesi consente di determinare il livello raggiunto dalla singola regione in termini di performance dei SSR.
Il documento “Monitoraggio dei LEA attraverso la Griglia LEA – Metodologia e risultati dell’anno 2015”
Nel documento, a cura dell’Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute, si illustrano gli indicatori utilizzati, la metodologia di valutazione complessiva e sintetica dell’insieme degli indicatori e i risultati ottenuti dalle regioni sottoposte alla “Verifica degli adempimenti LEA 2015” attraverso una classificazione a due livelli (adempienza, inadempienza). Considerando che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza deve essere garantita a tutti i cittadini italiani, indipendentemente dall’accesso o meno della regione di residenza al Finanziamento sanitario Nazionale, sono riportati anche i dati delle regioni Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. I dati, laddove disponibili, sono pubblicati per il trend temporale 2010-2015.
Nel 2015 risultano adempienti la maggior parte delle regioni ad esclusione di Molise, Puglia, Sicilia, Campania e Calabria che si collocano nella classe “inadempiente”. Tali regioni dovranno superare le criticità rilevate su alcune aree dell’assistenza tra cui, in particolar modo, quelle delle vaccinazioni, degli screening, dell’assistenza agli anziani ed ai disabili, dell’appropriatezza nell’assistenza ospedaliera (es. parti cesarei). Per queste regioni, il monitoraggio delle criticità è effettuato nell’ambito degli obiettivi previsti dal Piano di Rientro.
Analizzando il trend 2012-2015 relativamente ai punteggi della Griglia LEA, emerge che nel periodo considerato è variato il numero di regioni “adempienti” (10 nel 2012, 9 nel 2013, 13 nel 2014, 11 nel 2015) e contemporaneamente, a seguito della modifica delle classi di valutazione per l’anno 2015, sono 5 le regioni che si collocano nella classe “inadempiente” (ossia con punteggio < 140 o compreso tra 140 – 160 con almeno un indicatore critico). Si segnala, in particolare, la conferma di Toscana, Emilia Romagna e Piemonte su punteggi pari o superiori a 200 insieme al Veneto, il netto miglioramento di Abruzzo e Calabria ed il peggioramento di Campania, Puglia e Sicilia rispetto ai punteggi rilevati nell’anno di Verifica 2014. Anche per le regioni che non sono sottoposte alla “Verifica adempimenti”, sulla base dei dati a disposizione, è stato possibile elaborare la Griglia LEA 2015. La relativa valutazione sarà resa nota successivamente.
Anche nel 2015 si conferma l’importante variabilità, geografica e temporale, nell’erogazione dei LEA sia all’interno della stessa Regione che tra le diverse Regioni, come rilevabile nelle schede regionali e sugli specifici indicatori.
Sempre l’analisi effettuata dal ministero segnala che il livello della prevenzione, la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) risulta totalmente raggiunta in Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sardegna mentre nella P.A. di Bolzano, in Friuli V.G. , Veneto e Campania si registrano bassi livelli di copertura. In tendenziale e generalizzata diminuzione risulta la copertura vaccinale per una dose di vaccino contro morbillo, parotite e rosolia dove tutte le regioni registrano una copertura al di sotto del valore di riferimento, mentre, la copertura vaccinale antinfluenzale nell’anziano registra un lieve incremento nella maggior parte delle regioni, seppur costantemente al di sotto del livello soglia.
L’attività di screening dimostra, invece, un elevato gradiente tra le regioni centro-settentrionali e quelle meridionali; in quest’ultime non si denotano miglioramenti nel trend 2010-2015 ed i valori dell’indicatore di monitoraggio sono al di sotto del parametro di riferimento.
Per l’assistenza ospedaliera, si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri ospedalieri per tutte le regioni ed il tendenziale miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera riscontrabile, in particolare, nella diminuzione dei ricoveri attribuiti a Drg ad alto rischio di inappropriatezza. Ancora elevata, invece, la percentuale di parti cesarei primari, con valori ben oltre i parametri di riferimento specialmente in Campania. In tendenziale aumento risulta la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni, anche nelle regioni meridionali che, tuttavia, si attestano ancora su valori inferiori al parametro di riferimento.
Relativamente all’assistenza territoriale, si evidenziano delle criticità relativamente alla presa in carico dei soggetti anziani nelle strutture residenziali, in particolar modo nelle regioni meridionali dove l’offerta di posti letto è carente. Per quanto riguarda l’ospedalizzazione in età pediatrica per asma e gastroenterite si riscontrano dei valori al di sopra del valore di riferimento specialmente nelle regioni meridionali.
“Quanto descritto – commenta il rapporto – sottolinea la necessità di monitorare il mantenimento dell’erogazione dei Lea per tutte le regioni italiane e andando oltre la valutazione della adempienza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della griglia Lea, le singole aree che la compongono”.
L’aggiornamento annuale del set di indicatori rende flessibile la Griglia, capace di adattarsi ai nuovi indirizzi politici-programmatori ed in grado di intercettare gli aspetti che via via si individuano come più rilevanti per quanto concerne l’erogazione dei Lea.
La pubblicazione annuale della Monografia rappresenta un importante strumento di supporto e di ausilio nelle attività di promozione e tutela della salute e nella valutazione degli interventi attuati in ambito sanitario a disposizione delle istituzioni politiche e programmatorie sia a livello nazionale che regionale e locale.
fonte: Ministero della Salute – 12 ottobre 2017