Come da tradizione il via libera al Milleproroghe nel Consiglio dei ministri di ieri è arrivato salvo intese. Quindi solo oggi al termine del confronto tra i tecnici di Palazzo Chigi e quelli del Quirinale il decreto di fine anno tra aggiustamenti e limature della ultima ora approderà in «Gazzetta Ufficiale». Nei 15 articoli entrati in Cdm ci sono tante conferme, ma anche alcune novità. La bozza del decreto
A cominciare dal pacchetto lavoro con la conferma anche per il 2017 dei tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali. Le pensioni, le indennità di accompagnamento e i vitalizi Inail saranno pagati, con un unico mandato, il primo giorno di ciascun mese o quello successivo se festivo o non “bancabile” (in pratica se la banca è chiusa). Fa eccezione il solo mese di gennaio in cui i cittadini potranno incassare l’assegno a partire da martedì 3. Il tanto atteso (e richiesto) salvataggio dei circa 40mila precari della Pa si materializza tra le righe del decreto, che quindi stabilisce una deroga alla tagliola del Jobs act sui contratti di collaborazione a partire dal prossimo anno. Un anno in più anche per i concorsi del personale del Ssn per far fronte all’orario di lavoro europeo.
Oltre alle pensioni, il Milleproroghe estende al 2017 la concessione dell’integrazione salariale straordinaria per un massimo di dodici mesi alle imprese che operano in aree industriali di crisi complessa. L’accesso agli ammortizzatori è subordinato alla presentazione da parte dell’impresa di un piano di recupero occupazionale.
Ma l’occupazione vuol dire anche pubblico impiego. Il tanto atteso (e richiesto) salvataggio dei circa 40mila precari della Pa si materializza tra le righe del decreto, che quindi stabilisce una deroga alla tagliola del Jobs act sui contratti di collaborazione a partire dal prossimo anno. Un salvataggio che tocca da vicino anche i contratti a termine dei dipendenti presso i Centri per l’impiego, che così potranno essere stipulati per tutto il 2017. Così come per i prossimi 12 mesi resterà operativa l’unità dell’Anac (l’autorità anticorruzione) – composta da personale in comando, distacco o fuori ruolo anche della GdF – chiamata a operare sugli appalti di Expo 2015. Nel corposo pacchetto pubblico impiego confermata l’efficacia delle graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato e – come fatto notare con soddisfazione dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando – c’è anche la proroga delle “liste” dei vincitori di concorsi banditi dalla polizia penitenziaria per l’assunzione di circa 900 agenti.
Confermata la possibilità per i sindaci di saldare i lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici entro la fine del 2017. Ennesima proroga di un anno anche per l’adeguamento alla normativa antincendio nelle scuole. E i ricercatori universitari a tempo potranno vedersi i contratti per un anno in più, avendo così maggiori chance per partecipare all’abilitazione nazionale scientifica.
Sul fronte editoria (e dintorni) arriva la proroga al 30 giugno 2017 per il Consiglio nazionale e quelli regionali dell’Ordine dei giornalisti. Mentre in attesa della riforma restano in vigore le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali o di quelli promozionali delle Onlus. Prosegue ancora il divieto di concentrazione tv-carta e arrivano 10 milioni per far sopravvivere Radio Radicale. Slitta al 30 aprile la validità dell’attuale concessione della Rai che la legge sull’editoria aveva prorogato al 31 gennaio. Per un anno la Rai verrebbe esclusa (ma si attende conferma) dal perimetro Istat della Pa.
Ancora uno slittamento per l’entrata a pieno regime del Sistri e quindi resterà in piedi il doppio regime di registrazione (cartaceo e informatizzato) per i rifuti speciali fino alla data di subentro del nuovo concessionario (su cui pende il giudizio del Tar) e comunque non oltre la fine del 2017.
I giovani avranno cinque mesi in più (da fine gennaio a fine giugno 2017) per registrarsi sul portale della card che dà diritto al buono da 500 euro da sfruttare per i diciottenni.
Ma il Milleproroghe guarda anche ai terremotati del Centro Italia: slitta di ulteriori sei mesi il pagamento delle bollette per utenze domestiche; viene sospeso per tutto il 2017 il pagamento delle rate del mutuo; i sussidi o le erogazioni liberali dei datori di lavoro continueranno a non essere tassati anche per il prossimo anno d’imposta. Arrivano poi ulteriori 32 milioni per i Comuni e un contributo straordinario per la ricostruzione de L’Aquila.
Sul fronte economico-finanziario vengono differiti al 31 dicembre 2017 il taglio del 10% ai compensi agli organi collegiali della Pa, l’accisa ridotta per la produzione di energia elettrica, i tetti agli affitti pubblici e la possibilità di esercitare l’attività di consulente finanziario per chi era già in attività entro il 2007.
Le misure di interesse sanitario
Slitta di un anno la revisione della governance farmaceutica e del nuovo sistema di remunerazione di farmacisti e grossisti. Un anno in più anche per i concorsi del personale del Ssn per far fronte all’orario di lavoro europeo. Sono queste le principali misure di interesse sanitarie previste dal decreto Milleproroghe varato oggi dal Consiglio dei Ministri. Lo slittamento delle procedure per indire e concludere i concorsi straordinari destinati a medici, tecnici e infermieri – previste dalla legge di Stabilità 2016 – rispettivamente a fine 2017 e fine 2018. Infine, nuovi contratti flessibili consentiti in ambito Ssn fino al termine massimo del 31 ottobre 2017.
Proroga di un anno per il calcolo del fabbisogno e per l’effettuazione dei concorsi per il personale del Ssn a fronte dell’entrata in vigore dell’orario di lavoro europeo e proroga stipula nuovi contratti flessibili.
Il riferimento è alla legge di stabilità dello scorso anno, in particolare il comma 543 dell’articolo 1 del provvedimento.
Ecco come cambia:
543. In deroga a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 marzo 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2015, in attuazione dell’articolo 4, comma 10, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, gli enti del Servizio sanitario nazionale possono indire, entro il 31 dicembre 2017, (ndr. Prima la scadenza era il 31 dicembre 2016) e concludere, entro il 31 dicembre 2018, (ndr. La precedente scadenza era il 31 dicembre 2017) procedure concorsuali straordinarie per l’assunzione di personale medico, tecnico-professionale e infermieristico, necessario a far fronte alle eventuali esigenze assunzionali emerse in relazione alle valutazioni operate nel piano di fabbisogno del personale secondo quanto previsto dal comma 541. Nell’ambito delle medesime procedure concorsuali, gli enti del Servizio sanitario nazionale possono riservare i posti disponibili, nella misura massima del 50 per cento, al personale medico, tecnico-professionale e infermieristico in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, che abbia maturato alla data di pubblicazione del bando almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni con contratti a tempo determinato, con contratti di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile con i medesimi enti. Nelle more della conclusione delle medesime procedure, gli enti del Servizio sanitario nazionale continuano ad avvalersi del personale di cui al precedente periodo, anche in deroga ai limiti di cui all’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. In relazione a tale deroga, gli enti del Servizio sanitario nazionale, oltre alla prosecuzione dei rapporti di cui al precedente periodo, sono autorizzati a stipulare nuovi contratti di lavoro flessibile esclusivamente ai sensi del comma 542 fino al termine massimo del 31 ottobre 2017 (ndr. la precedente scadenza era il 31 ottobre 2016).
Altre proroghe.
Pubbliche amministrazioni:
– viene prorogata fino al 31 dicembre 2017 l’efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni;
– vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti di lavoro a tempo determinato nonché i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto;
– vengono prorogati al 31 dicembre 2017 i contratti a tempo determinato per province e città metropolitane per i centri per l’impiego.
30 dicembre 2016 (tratto da Quotidiano Sanità e Sole 24 Ore)