Il macabro rituale è sempre lo stesso: i piccoli mici vengono inseriti in una scatola di scarpe che è poi abbandonata davanti allo stesso cancello. E ora l’appello del presidente dell’Aidaa
Circa 120 cuccioli di gatto sono stati uccisi in poco tempo a Cassinetta di Lugagnano, in provincia di Milano, vittime di quello che l’Aidaa (Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente) definisce ormai “il serial killer” dei mici. Tutti uccisi con un macabro rituale: sempre lo stesso, ripetuto ossessivamente quasi a volere mandare un messaggio. I gattini, tutti in tenerissima, età vengono levati a mamma gatta e poi inseriti in una scatola di scarpe. La stessa viene poi infilata in un sacchetto abbandonato sempre davanti allo stesso cancello.
In molti casi i gatti sono morti soffocati in quanto il sacchetto veniva chiuso e quindi, una volta finita la poca aria contenuta, morivano per asfissia. In altri casi la morte è intervenuta per fattori naturali causati dal distacco dalla mamma. Tutti i gattini in questione sono figli di gatte non sterilizzate appartenenti a una colonia che si trova in via Barbaiano. Dopo l’ennesimo ritrovamento di un sacchetto contenente micini appena nati avvenuto, Aidaa ha deciso di mettere una taglia di 6.000 euro.
“Già da diversi mesi stiamo seguendo la situazione della colonia felina in questione – dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa – ma adesso, dopo l’ennesimo ritrovamento di una cucciolata di tre micini, fortunatamente vivi ma in condizioni pietose, abbiamo deciso di accelerare i tempi di intervento. E se da una parte chiediamo all’Asl e al sindaco di provvedere alla sterilizzazione di tutte le femmine della colonia, di cui siamo pronti ad assumerci la responsabilità – continua Croce – dall’altra parte invitiamo tutti i cittadini della zona e chi è a conoscenza di informazioni certe sul serial killer a fornircele e a fornirle ai carabinieri”.
Repubblica.it – 12 marzo 2011