Denuncia di una donna di Sarmede: «Una bestiola uccisa a fucilate, l’altra azzannata, salvo solo il cucciolo di 8 mesi»
TREVISO – Essere costretta a cambiare paese perchè non solo ti prendono a fucilate i gatti, ma perchè se parli ti tagliano le gomme. Pare assurdo eppure accade. E accade qui nella civile ed evoluta Marca, per la precisione a Rugolo di Sarmede.
Non c’è pace per “mamma albero”. La dolce signora amica dei gatti che forse deve scontare proprio la sua passione. Prima le hanno avvelenato due mici, poi un altro gliel’hanno preso a fucilate, poi quando ha denunciato a gran voce l’atroce gesto, le hanno tagliato una gomma dell’auto. Ma Felia Calonico, è donna forte, integra e battagliera e non si è certa intimidita di fronte all’ennesimo gesto vile. E ha denunciato tutto ai carabinieri.
«Come ho sempre sostenuto – ha dichiarato – c’è qualcuno che conosce esattamente i miei movimenti e sa dove sono e cosa faccio». Un luogo piccolo, quello della frazione di Rugolo di Sarmede, dove la reiterata uccisione dei gatti ha assunto connotati preoccupanti. Qualcuno si è pure divertito a rivendicare per gioco (o almeno così si spera) la stessa morte dei micetti. A Felia, non è rimasto altro da fare che programmare il suo trasferimento.
«Chi ha avvelenato Frignottino e Dorian – aggiunge “mamma albero”, così soprannominata per l’abituadine dei due mici di arrampicarsi su di lei – sapeva che io ero nel prato con loro e sapeva bene che, nonostante la mia presenza e il soccorso del veterinario, non si sarebbero salvati perché il pesticida utilizzato è potente ed è letale in breve tempo per dei cuccioli di 8 mesi. Dorian si è salvato per miracolo – aggiunge – lui deve averne mangiato un po’ meno. Io voglio sapere chi li ha avvelenati e voglio sapere chi ha sparato a Pastrocina e non ha fermato il cane che l’ha azzannata».
Felia, in cerca di nuova casa in luogo diverso da Rugolo di Sarmede, non riesce intanto a smettere di pensare ai gatti che le hanno ucciso. Pastrocina, una meravigliosa gattina di un anno e mezzo e Frignotto, un cucciolo di soli 8 mesi. E poi Dorian salvo per miracolo, che resterà debole a causa delle conseguenza dell’avvelenamento. «Per me – conclude Felia – è inconcepibile che un gatto o un qualsiasi animale, di qualsiasi specie, venga ammazzato. Sono avvilita da questi atti meschini, dai “giochi” insulsi e dalla mancanza di umanità».
Il Gazzettino – 26 giugno 2012