Undici prodotti tra surgelati e potenzialmente surgelati nel menu delle mense scolastiche. I prodotti sono comparsi all’improvviso nelle tabelle che ogni bambino sta portando a casa in questi giorni di cambio delle pietanze. E il tam tam delle mamme, soprattutto quelle più attente ai pasti dei figli, è partito subito. Anche perché arriva nel mezzo della protesta del panino iniziata con l’anno scolastico: decine e decine di famiglie che rinunciano alla mensa per i costi e mandano i figli a scuola con il «cestino».
Nel menu invernale di quest’anno figurano ben 11 prodotti surgelati, sei sempre surgelati (bieta, spinaci, fagiolini, piselli, pesce e gnocchi) e altri cinque opzionali: in caso di assenza di forniture fresche potrebbero essere scelti dal bancone del ghiaccio (minestrone, zucchine, fettine di tacchino, ravioli, tortellini). Undici, a fronte di cinque totali nel menu estivo e di nessuna indicazione nei menu invernali dello scorso anno e via via fino al 2008/2009.
Qualche mamma ha chiesto spiegazioni, altre hanno segnalato la cosa ai comitati mensa, visto anche l’aumento dei costi del pranzo degli ultimi due anni. Il confronto dei menu parla chiaro: il pesce e i piselli così come gli gnocchi e i ravioli erano già pietanze date ai bambini, ma non surgelate. «Non c’è nessuna differenza – spiega Gabriele Senno amministratore unico di Ames – sono surgelati gli stessi prodotti che lo erano in passato. Ora però per l’operazione trasparenza che stiamo attivando lo indichiamo in modo chiaro nei menu. Anzi, a breve nel sito verrà esposto tutto, dalla provenienza dei prodotti alla grammatura così domande di questo tipo non avranno bisogno di risposta perché si troverà già on line». «Siamo stati noi genitori del Comitato mensa a chiedere che fosse specificato – dice Metella Manni, del comitato veneziano – prima non c’era. Il menù quest’anno ha molta più verdura del solito, abbiamo l’80% di prodotti biologici, tiene conto dei nostri suggerimenti dello scorso anno». Ma più di una famiglia si chiede perché spinaci e bieta, verdure di stagione, debbano essere surgelate. «I prodotti surgelati pesano anche sui costi», dice una mamma.
Il problema dei menu, in realtà, torna ogni anno. Accanto al lavoro dei centri di cottura, controllato a vista dai genitori, c’è quello dei comitati mensa, che cercando di raccogliere e far accogliere le segnalazioni dei genitori. «Quest’anno sono state inserite la pasta coi broccoli, quella col cavolo nero e la crema di ceci coi crostini – continua Manni – non a tutti i bambini piacciono, ma era stata espressa questa esigenza ed è stata accolta. Penso che il problema nasca da esigenze diverse, non si può conciliare tutto». In un’indagine di Altroconsumo di un mese fa sulle mense scolastiche italiane, Venezia ha ottenuto un punteggio alto.
«Il menu – scrivono nella relazione di Altroconsumo – menu è equilibrato, sia per quanto riguarda la varietà, sia rispetto al sapore dei piatti, ma segnaliamo che due dessert alla settimana sono troppi. Buono il livello di igiene delle pietanze analizzate».
Alice D’Este – Il Corriere del Veneto – 1 novembre 2016