Nella settimana n°12 del 2018 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 70 (sette quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende sette casi: conteggio elevato di Escherichia coli in cozze vive dalla Spagna, purificate in Italia; Listeria monocytogenes in formaggio brie a latte crudo proveniente dalla Francia; mercurio in tonno (Thunnus alalunga) in olio d’oliva in barattoli di vetro dall’Italia; aflatossine (B1) in dolce con pistacchi (halva) dalla Turchia; frammenti di plastica in vari tipi di pasta ripiena vegana e bio, dall’Austria; presenza di glutine in proteine da farina di semi di linoe in polvere proteica entrambe “gluten-free”, proveniente dalla Germania; aflatossine (B1) in mangimi complementari per vacche da latte dall’Italia, con materie prime dall’Austria, via Ungheria.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: presenza di Salmonella in cibi a base di carne per animali domestici dalla Spagna; infestazione da parassiti (Anisakis) in sgombri refrigerati (Scomber scombrus) dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: aflatossine (B1) in nocciole sgusciate dall’Azerbaijan; sostanza non autorizzata (clorfenapir)in peperoncini verdi freschi dal Pakistan; certificati sanitarii impropri per i ricci di mare congelati dalla Turchia.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono stati segnalati ritiri dal mercato, l’Ungheria segnala un odore anomalo di acqua minerale in bottiglia.
Il Fatto alimentare – 28 marzo 2018