Richiesta di risarcimento danni da parte dell’azienda che opera nella ristorazione: «Esclusi dall’appalto». Piron: «Non è mia competenza»
PADOVA. Serenissima Ristorazione chiederà al Comune di Padova circa tre milioni di euro di danni materiali (pari al valore di 4.500 pasti al giorno per sei mesi) per averla esclusa dal bando di gara per l’appalto del servizio delle mense scolastiche dal primo gennaio sino alla fine dell’anno scolastico. Una proroga, d’altronde, che si rendeva necessaria perché il centro di cottura, in costruzione in area Zip, che dovrà essere utilizzato dagli operatori della Dussmann Service non era e non è ancora pronto.
In pratica l’amministrazione comunale, nello specifico i Servizi Scolastici guidati dall’assessore Claudio Piron e dal capo-settore Giuliana Truffa, non avrebbe accettato la partecipazione alla gara per i sei mesi supplementari perché la Serenissima, all’interno della sua documentazione inviata agli uffici di via Raggio di Sole, avrebbe effettuato delle dichiarazioni mendaci a riguardo di due suoi funzionari che in passato avrebbero avuto problemi con la giustizia amministrativa. Da qui il ricorso al Tar del Veneto che non deve essere confuso per niente con il primo presentato dalla società vicentina ai giudici lagunari, che riguardava invece l’aggiudicazione dell’appalto totale alla Dussmann, la società tedesca che ha vinto la gara per aver presentato il massimo ribasso rispetto alle altre aziende ammesse al bando.
In breve si tratta di un ricorso contro il Comune finalizzato esclusivamente alla proroga dell’appalto per i primi sei mesi del 2013 e, nella fattispecie, alle controdeduzioni della Serenissima sulle accuse di mendacità, in base alle quali, alla fine dei fatti, i Servizi Scolastici avrebbero escluso a priori la società vicentina. Ebbene il Tar di Venezia (il 18 gennaio, relatore Roberto Vitanza) ha dato ragione, almeno per il momento, ai ricorrenti ed ha già dato disposizioni per la sospensiva. Per il “merito” bisognerà aspettare una discussione supplementare.
«Il Tar ha già riconosciuto le nostre ragioni ed ha già constatato che da parte nostra non c’è stata alcuna dichiarazione mendace» spiega il direttore del personale, il padovano Claudio Cavalletto. «Quindi non essendoci stata alcuna nostra comunicazione menzognera, la nostra partecipazione all’appalto per i primi sei mesi di quest’anno doveva essere garantita». Intanto la guerra delle carte bollate tra la Serenissima ed Il Comune è destinata a continuare con due altri appuntamenti già fissati al Tar a Venezia: il 30 gennaio e il 6 giugno.
«I ricorsi della Serenissima ed i nostri controricorsi non sono aspetti che riguardano la mia competenza politica» dice l’assessore Claudio Piron, «sono decisioni dell’avvocatura e della segreteria generale di Palazzo Moroni. Io non ho mai avuto nulla contro la Serenissima».
Il Mattino di Padova – 25 gennaioo 2013