di Carlotta De Leo. «Mamma mi regali un cucciolo?». Quante volte i genitori balbettano indecisi di fronte alla richiesta dei figli. Un quattrozampe in casa è un impegno in più sul menage familiare, ma anche uno straordinario maestro e compagno di vita per i bambini. La decisione va ben ponderata: «Canili e gattili sono pieni di scelte avventate» spiega l’etologo Roberto Marchesini. «Natale è il momento più sbagliato per allargare la famiglia: è un periodo di frenesia e di case piene e rumorose — aggiunge—. Pericolosa è poi l’assimilazione di un animale a un regalo che può portare il bambino a comportamenti sbagliati».
In effetti, non sempre un cane o un gatto fanno bene ai cuccioli di uomo. «Si tratta di un incontro potente che influenza il percorso psico-evolutivo — spiega Marchesini —. Senza un’interazione corretta, il bimbo potrebbe sviluppare un’attitudine ai maltrattamenti e una diminuzione della capacità empatica». Spetta ai genitori impostare questa relazione: «Non c’è nulla di naturale, gli animali non sono baby sitter innati».
Ma a che età è giusto adottare un animale? «Non prima dei 5-6 anni quando il bambino inizia a interagire in maniera consapevole — afferma Marchesini— . Prima cerchiamo di accompagnarlo alla scoperta del mondo animale: fargli ascoltare la voce degli uccelli, indicargli i nidi sui rami secchi degli alberi in autunno e gli insetti nel prato». E quando poi arriva il momento di prendere un nuovo ospite in casa, «evitare uccellini, criceti e pesci che starebbero chiusi in gabbia». La scelta si restringe, in sostanza, ai soliti pelosi. «Il gatto è conviviale, ma vuole libertà e privacy. Il cane è collaborativo, giocoso e richiede interazione continua. Sono mondi differenti e, al di là dei desideri dei bambini, la prima cosa da considerare è se la nostra sia una famiglia da cane o da gatto» spiega Marchesini. «Il primo animale? Io consiglio un bel gatto adulto. Non un cucciolo che non può difendersi dall’irruenza naturale di un bambino, ma un bel micione che può scappare o, se serve, farsi sentire con zampata» dice Licia Colò, conduttrice tv di Il mondo insieme ed esperta di animali. Sua figlia è cresciuta in una casa fattoria con galline e caprette («non consiglierei a nessuno di fare questa scelta») e ricorda ancora quel giorno in cui «vidi il braccio di Viola nella bocca del cane. Per fortuna non successe nulla, ma lei a due o tre anni era davvero troppo piccola per capire il rischio. Quindi, l’ideale è aspettare, anche per il cane stesso: purtroppo, ama in maniera incondizionata anche il suo piccolo “torturatore”».
L’età giusta per il primo Fido è «intorno ai 10 anni, l’età in cui i bambini sviluppano il senso di responsabilità. Prima potrebbe non comprendere le conseguenze dei suoi gesti. Io ripeto sempre che l’unico cane che non morde è quello di peluche» dice Simone Dalla Valle, filosofo ed educatore cinofilo specializzato nel rapporto con i bambini (ha da poco pubblicato il manuale Come e perché scegliere un cane per Tealibri). Anche in questo caso, «i cuccioli sono sconsigliati. Solo da adulti si può valutare se il cane ha il carattere adatto a vivere con i bambini. E non è certo una questione di razze: anche il cane apparentemente più innocuo può essere una bomba a orologeria se lo cresciamo in maniera sbagliata». Meglio quindi affidarsi a un educatore «che può aiutare a fare la scelta giusta. Lavoro nei canili e capitano famiglie non pronte. Noi consigliamo di iniziare con un’adozione a distanza: quello sì che è un bel regalo di Natale».
Il Corriere della Sera – 4 novembre 2017