Il giudice del Tribunale del Lavoro di Taranto, Luigi Pazienza, ha reintegrato nel posto di lavoro, a tempo indeterminato, i primi due medici del capoluogo jonico fra i 51 che erano stati licenziati dalla sanità pubblica a luglio, in esecuzione della sentenza della Consulta di febbraio scorso.
I 51 sanitari tarantini sono una parte dei 510 medici pugliesi che si trovano in una condizione giuridica analoga. Devono quindi essere riassunti immediatamente il neurologo Donato Fusillo, in servizio nell’ospedale «Santissima Annunziata», e la psichiatra Anna Delia Boccadamo, del «Moscati». Il giudice ha accolto il ricorso presentato dal loro legale, l’avvocato barese Luigi Paccione. Per la riassunzione effettiva dei due specialisti saranno necessari i tempi tecnici della notifica dell’ordinanza del magistrato. Il problema è scoppiato lo scorso luglio. Dopo annidi precariato e lo svolgimento, negli anni passati, di una prova concorsuale loro riservata, così come previsto dalla legge regionale numero 40 del 2007 (la famosa stabilizzazione sanità del governo Vendola), buona parte di quei medici erano giunti ormai da qualche tempo alla firma di contratti a tempo indeterminato. A febbraio 2011, la sentenza della Corte costituzionale aveva dichiarato illegittima la via riservata al concorso. Occorreva, dunque, revocare le nomine già fatte. Le Asl di Foggia, Bat, Bari e Lecce prorogano tutti a tempo determinato sino al prossimo 31 dicembre. L’Asl Taranto, invece, annulla i contratti licenziando i 51 medici. Che presentano ricorso. I primi a vincerlo, ottenendo la riassunzione, sono appunto Fusillo e Boccadamo. Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 14 ottobre 2011