«Medici, la Regione riprenda la trattativa L’appello degli Ordini del Veneto a riawiare il dialogo. Cgil con Zaia: sì all’assunzione dei dottori diSabrinaTomè » PADOVA Un appello congiunto dei presidenti degli Ordini dei Medici del Veneto affinchè Regione e medici di famiglia tornino a sedersi al tavolo delle trattative. «Non c’è alternativa al dialogo, non si può trasformare una trattativa in una guerra mondiale», la dichiarazione di Giovanni Leoni, responsabile dei camici bianchi veneziani che ha sottoscritto l’appello insieme a Roberto Mora dell’Ordine di Verona, Michele Valente di Vicenza, Umberto Rossa di Belluno, Francesco Noce di Rovigo. «Se qualcuno a livello regionale volesse prendersi l’onere e il disturbo di riawiare il dialogo con i sindacati di categoria, per dar fine a uno scontro che non dovrebbe nemmeno esistere se le promesse contenute nel Piano Sanitario Regionale fossero realmente rispettate.. .bene», scrivono i presidenti in una inviata nelle scorse ore al sito di Quotidiano Sani tà. Nel documento viene contestata l’ipotesi ventilata dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto – e prima di lui dal presidente della V Commissione Fabrizio Boron – di coprire le zone rimaste sguarnite a causa dello sciopero con medici dipendenti (che sono quelli delle Usi). «La soluzione proposta rischierebbe di peggiorare ancor di più quella cronica carenza (negli ospedali, ndr) producendo un ulteriore allungamento delle liste di attesa e, per fare un esempio, inducendo le sale operatorie a chiudere per carenza di chirurgi ed anestesisti perché impegnati a sostituire i medici di famiglia», sostengono gli Ordini, «Spostare le cure dall’Ospedale al Territorio era la risposta prevista dal Piano Sanitario Regionale alla emergente criticità costituita dall’invecchiamento della popolazione e dall’avanzamento della cronicità». Intanto, sulla proposta avanzata dal governatore Luca Zaia, di assumere i medici di base direttamente dal servizio pubblico, arriva il sostegno della Cgil. «La nostra storica proposta è di far confluire la medicina generale nell’ambito della dipendenza pubblica togliendo il rapporti di convenzione», spiegano Daniele Giordano segretarioFunzione Pubblica CgU Veneto e Pierange- Rovere segretario Fp Medici Veneto, «In questo modo vi potranno essere diritti e doveri chiari e soprattutto sarà chiarito rapporto, in termini di retribuzione a fronte di risultati) tra la medicina generale e il Servizio sanitario nazionale». Cgil da ragione all’assessore Coletto sulle Medicine di gruppo integrate che non possono essere messe nei Comuni a bassa densità abitativa, mentre contesta la mancata attivazione di strutture intermedie dopo il taglio di letti dagli ospedali. Infine: «Come Cgil chiediamo un tavolo regionale tra medici dell’ospedale e di base per costruire un approccio integrato alla salute dei cittadini». Appello dell’Ordine dei Medici a riprendere la trattativa -tit_org- «Medici, la Regione riprenda la trattativa»
Il Corriere del Veneto – 16 novembre 2017