Mentre continua ad infuriare la polemica politica, l’Enpa (l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) si appella al governo, chiedendo che impugni davanti alla Corte costituzionale la legge approvata martedì in Regione che appioppa sanzioni da 600 a 3.600 euro a chi disturba cacciatori e pescatori. Secondo l’Enpa la legge scritta da Sergio Berlato, consigliere di Fratelli d’Italia e super lobbysta delle doppiette del Veneto, violerebbe l’articolo 21 della Costituzione, e in particolare il principio della libera manifestazione del pensiero.
«Questo – rileva l’Enpa – è l’ennesimo regalo alle doppiette; un atto contrario ai cittadini, che costituisce una gravissima restrizione alla libera manifestazione del pensiero e stabilisce altrettanto inaccettabili limitazioni alla libertà di movimento, perché chiunque potrà in qualche modo trovarsi nella condizione d’essere accusato di “disturbare” le doppiette». In realtà lo stesso Berlato, anticipando l’obiezione nel corso di una conferenza, ha precisato che la legge si applicherà soltanto a chi «intenzionalmente» cercherà di impedire a cacciatori e pescatori di esercitare la loro passione («Ce l’ho con i nazi-animalisti, veri e propri gruppi criminali») e che in eventuali manifestazioni autorizzate saranno sempre ammesse: «Quel che vogliamo scongiurare sono i blitz preparati da gente che vuole solo spaventare e fare danni». Tant’è, l’Enpa attacca su tutti i fronti, compreso quello, già messo sotto accusa da Pd e Movimento Cinque Stelle, dell’entità delle sanzioni, le più alte applicate in Italia: «Sono di gran lunga superiori a quelle stabilite a carico dei cacciatori, ad esempio in caso di spari nei centri abitati o in zone vietate, che, è evidente, sono molto più gravi del presunto “disturbo” venatorio». Intanto in Rete sostenitori dell’una e dell’altra parte se le suonano (metaforicamente) di santa ragione. «Preparate il blocchetto delle multe» ironizzano i cacciatori sulla pagina Facebook di Berlato mentre il dem Andrea Zanoni chiama in causa direttamene il governatore: «Vince la depravazione venatoria e il primo responsabile è Zaia»
IL Corriere del Veneto – 12 gennaio 2017