La Lega Anti Vivisezione (Lav) nei giorni scorsi aveva denunciato un drastico aumento del numero di test ed esperimenti sugli animali tra il 2007 e il 2009. Per il ministero è solo il frutto di un’applicazione più restrittiva delle norme che comporta una richiesta di autorizzazione anche in quei casi in cui prima non era necessaria.
In Italia non si è registrato alcun aumento di test ed esperimenti sugli animali effettuate senza uso di anestesia. È questa la risposta del sottosegretario alla Salute Francesca Martini alla denuncia della Lega Anti Vivisezione (Lav) che nei giorni scorsi aveva denunciato come il numero di queste sperimentazioni fosse passato da 141 nel 2007 a 204 nel 2009.
L’aumento è solo apparente ed è dovuto all’applicazione più restrittiva delle norme vigente in materia, spiega il ministero in una nota. “Infatti, in considerazione della maggiore attenzione al benessere degli animali, si è ritenuto necessario rendere obbligatoria l’autorizzazione, previo parere tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità, anche per quei progetti che, in passato, comportavano esclusivamente una comunicazione agli Uffici Ministeriali competenti, e questo al fine di un maggiore controllo.
Da parte sua, il sottosegretario Martini, si è impegnata a “ridurre progressivamente le sperimentazioni sugli animali e [promuovere] la loro sostituzione con metodi alternativi”.
Quotidianosanita.it – 2 settembre 2011