Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, lo ha detto una volta per tutte: «Il capitolo pensioni nella manovra per noi è chiuso così come è scritto e mi pare che il segretario del Pdl possa concordare».
Un assist ad Angelino Alfano (seduto al suo fianco sul palco della Bérghem Fest ad Alzano Lombardo), secondo il quale il partito del premier non può su questo tema andare contro la Lega. «Ciascuno – ha spiegato il ministro guardasigilli – in una coalizione può avere le sue idee, ma le decisioni si prendono insieme: se la Lega non è d’accordo su questo, il governo non può andare in questa direzione».
Sempre Alfano, molto applaudito dalla platea lumbàrd (che ha riservato un’ovazione a Maroni), ha annunciato: «Nella prima settimana di settembre presenteremo un progetto di riforma costituzionale per dimezzare il numero dei parlamentari». Roberto Calderoli, poi, ha riferito di aver «trovato le risorse, con Silvio Berlusconi e Angelino Alfano» per «ridurre di almeno la metà i tagli agli Enti locali», previsti dalla manovra bis. Intervistato da Enrico Mentana alla Bérghem Fest, il ministro per la Semplificazione normativa ha spiegato che la sua proposta è di caricare «sui ministeri» buona parte dei tagli previsti per gli Enti locali. Secondo Calderoli, soprattutto, sulla manovra è pronta «una proposta unitaria che sarà condivisa da Lega, Pdl e Responsabili alla faccia di chi ci vuole male».
Sindaci e governatori impegnati a ottenere un alleggerimento dei tagli contenuti in manovra. Così la giornata scorre in mezzo a una girandola di incontri. In mattinata la riunione tra Angelino Alfano e gli amministratori del Pdl (a via dell’Umiltà sfilano Napoli per l’Anci, Formigoni e Alemanno). Poi, nel pomeriggio è il turno di Roberto Maroni, ministro dell’Interno e sponsor della prima ora dell’azzeramento dei tagli agli enti locali.
L’incontro va in scena al Viminale dove arriva una delegazione di sindaci guidati dal primo cittadino della capitale. «Lunedì ci sarà un nuovo incontro, dopo la manifestazione dei sindaci, nella prefettura di Milano per sapere la risposta alle nostre richieste. Abbiamo chiesto – spiega Alemanno al termine della riunione – una revisione dei tagli e un intervento rispetto ai piccoli Comuni».
Maroni: Berlusconi e Bossi troveranno lunedì la quadratura
Il capitolo sugli enti locali è dunque al centro del cantiere odierno attorno alla manovra. Proprio Maroni in mattinata aveva aperto le danze preconizzando, dal meeting ciellino di Rimini, il finale della partita attorno alla manovra di ferragosto. «Lunedì ci sarà l’incontro tra Berlusconi e Bossi, un incontro risolutivo nel corso del quale verrà raggiunto l’accordo che porterà alla versione definitiva» del decreto. Un modo soft per sancire che la quadratura arriverà solo da un accordo tra i due leader nel corso del vertice di Arcore in programma lunedì sera. Berlusconi e Bossi troveranno una sintesi, quindi. Ma dovranno guardare anche a Bruxelles. Una fonte del Tesoro, citata dalla Reuters, segnala infatti la possibilità che un eventuale stravolgimento dei suoi contenuti possa far accendere un faro da quelle parti. «La manovra, così come approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri, ha avuto il convinto sì di Bruxelles non solo sui saldi ma nella sua complessità. Modificarla non significa stravolgerla, perché questo significherebbe rimandarla a Bruxelles per una nuova valutazione».
Cicchitto: meno sacrifici per gli enti locali con aumento dell’Iva
Anche in casa del Pdl è tutto un fiorire di proposte e di incontri. Silvio Berlusconi per ora si tiene lontano da Roma e ha affidato al suo delfino Alfano il compito di tirare le fila. Impresa assai complicata ma il segretario non si risparmia. Ieri ha visto i rappresentanti di Anci e Upi cui avrebbe promesso lo stralcio della norma sui piccoli Comuni e sulle province sotto i 300mila abitanti (il discorso sarebbe così rinviato a ddl costituzionale più articolato) e una riduzione dei tagli a loro carico. E oggi, accompagnato dai ministri Brunetta e Fitto e dai capigruppo del Pdl in Parlamento, Alfano ha incontrato i governatori di sponda pidiellina, Roberto Formigoni (molto critico negli ultimi tempi, anche sul versante partito), Renata Polverini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Che ieri è arrivato addirittura a minacciare la riconsegna delle fasce tricolori dei sindaci in assenza di modifiche. Fabrizio Cicchitto, a margine della riunione, ha fatto capire qual è la direzione. «Evidentemente la riduzione dei tagli agli enti locali e il recupero dei piccoli comuni implica anche un recupero di risorse che noi identifichiamo ad esempio nell’Iva».
Formigoni: c’è l’impegno a una drastica riduzione dei tagli chiesti a Comuni e Regioni
Ritocco dell’Iva quindi ma anche, per dirla con Alemanno, «revisione della situazione dell’età pensionabile». Da qui arriva l’ossigeno per il territorio . Osvaldo Napoli, pidiellino doc ma anche presidente dell’Anci, tira un mezzo sospiro di sollievo. «Ci sono prospettive di miglioramento della manovra, il Pdl chiederà almeno il dimezzamento dei tagli agli enti locali». Formigoni: «Ci sarà una drastica riduzione dei tagli alle Regioni e agli enti locali». Alfano, dicono quasi in coro, ci ha messo la faccia e ora si attendono le mosse concrete. Ma, intanto, il clima attorno alla manovra resta caldissimo, e non è solo colpa di un afoso agosto.
Ilsole24ore.com – 26 agosto 2011