Verifiche immediate: secondo l’importatore, però, i frutti verrebbero dalla Bulgaria. È un mondo alla rovescia: mentre c’è ancora una diffusa preoccupazione per i cibi made in Japan – tanto che il pilota di F1 Sebastian Vettel pare abbia evitato di mangiare pesce nell’ultima trasferta a Suzuka e la Corea del Sud ha imposto il bando cautelativo all’import di pescedatutto il Giappone settentrionale – è un alimento prodotto in Italia a venire sequestrato dalle autorità giapponesi per radioattività, il che ha portato al blocco in dogana di tutti i prodotti simili provenienti dal nostro Paese.
Un avviso del Comune di Tokyo ha reso noto che è stata rilevata presenza di cesio 137 per 140 becquerel al chilo – contro il tetto massimo consentito in Giappone di 100 – in confezioni di marmellata biologica “Fiordifrutta” ai mirtilli neri prodotte dalla Rigoni di Asiago e importate dalla Mie Project.
Oltre 5mila confezioni sono state ritirate dal commercio. Secondol’importatore, i mirtilli utilizzati proverrebbero dalla Bulgaria (non è un mistero che la società italiana si rifornisca anche in quel Paese) e l’elevata radioattività potrebbe risalire all’incidente nucleare di Chernobyl in Ucraina nel 1986. È atteso che le autorità giapponesi chiedano a quelle italiane di procedere a immediate verifiche. L’azienda vicentina hasottolineato che «svolge costantemente una attività di controllo della qualità su tutta la materia prima utilizzata» e che nel corso dei costanti esami delle autorità sanitarie italiane non sono mai stati riscontrati problemi; così come nelle ulteriori analisi effettuate nei giorni scorsi. La radioattività riscontrata a Tokyo in unlotto dei suoi prodotti resta nove volte inferiori ai massimi consentiti in Europa.
In seguito dell’incidente di Fukushima, infatti, il governo giapponese ha ridotto drasticamente i limiti ammessi per il contenuto di cesio negli alimenti dall’aprile 2012: ora il tetto per i prodotti alimentati non liquidi come le marmellate è di 100 Bq/kg contro il precedente 500 Bq/kg, mentre nell’Unione Europea questo limite resta ben superiore, ossia di 1250 Bq/kg, e negli Stati Uniti èdi1200. Ambienti della Ue, non a caso, si erano preoccupati per la nuova normativa di Tokyo, in quanto potrebbe mettere a rischio l’import di una serie di prodotti europei (come i funghi) finendo per divenire una barriera non-tariffaria. In ognicaso, visto che l’Abenomics prevedeil raddoppiodell’export di prodotti alimentari entro 7 anni, il messaggio che arriva da questa vicendafavorisce gli scopi del governo nipponico, portando all’attenzione della comunità internazionale il fatto che gli standard di sicurezza alimentare nel Sol Levante sono molto rigidi. Forse fin troppo. 7 Il cesio-137 è un isotopo radioattivo del metallo alcalino cesio che si forma principalmente come un sottoprodotto della fissione nucleare dell’uranio, specialmente nel reattore nucleare a fissione. Ha un’emivita di circa 30,17 anni e va incontro a decadimento beta per emissione di raggi beta
Il Sole 24 Ore – 26 ottobre 2013