Un’alta colonna di fumo nero leva da Marghera ed è visibile da tutta la laguna e da Mestre: a causarla l’incendio di uno stabilimento Eco-ricicli Veritas – nella “sezione corpi ingombranti” (letti, materassi e mobili vari)- in via della Geologia a Fusina. Gli operai sono stati fatti immediatamente usciti ma due risulterebbero intossicati. Il rogo è iniziato intorno alle 10 di mercoledì 7 giugno, dai primissimi riscontri parrebbe causato dallo scoppio di una bomboletta durante la fase di triturazione. Il centor Eco-ricicli era stato inaugurato da poco tempo ed è stato ridotto in cenere dall’incendio nel giro di uan mezz’ora.
ALLARME PER IL VICINO DEPOSITO BENZINA
La situazione è preoccupante poiché accanto al centro Veritas sorge un deposito di gasolio e benzina della Decal che ha attivato le procedure di emergenza. L’allarme è rientrato dopo l’intervento dei vigili del fuoco. Anche le materie plastiche sono state messe in sicurezza.
LA NUBE
La nube si sta dirigendo verso Chioggia. La densità del fumo è stata probabilmente data dall’incendio dei copertoni di gomme che non sono stati messi in sicurezza in tempo. Secondo Vittorio Salvagno, amministratore delegato di Eco-ricicli, nel deposito c’erano materiali ingombranti la cui combustione non dovrebbe essere pericolosa per la salute. Sul posto i tecnici dell’Arpav, i carabinieri e i vigili del fuoco. I tecnici dell’Arpav hanno comunicato che l’incendio alle 12.20 risulta sotto controllo e che è stata attivata la centralina con alto volume e cannister di via beccaria Marghera e San Giuliano. Gli esperti stanno verificando se vi siano ricadute e occorrano ulteriori analisi
Il Gazzettino – 7 giugno 2017