Semaforo verde dalla commissione Affari Sociali sulla varata dal Governo lo scorso 11 aprile finalizzata principalmente all’aggiustamento dei conti pubblici per un totale dello 0,2% del Pil e per un importo complessivo di 3,4 miliardi. I deputati della XII commissione, nella seduta di ieri, hanno approvato il parere modificato, presentato dalla relatrice Donata Lenzi (Pd), contenente sei osservazioni.
Le richieste al Governo spaziano dallo sblocco del turnover per ovviare al rischio di una mancata erogazione delle prestazioni previste dai Lea, al reintegro della dotazione del Fondo nazionale per le politiche sociali e di quello per le non autosufficienze, e ancora dalla previsione di una disposizione che vincoli il finanziamento del Fondo sanitario nazionale e i trasferimenti al Fondo nazionale per le politiche sociali e al Fondo per le non autosufficienze alle loro rispettive destinazioni, fino all’introduzione di una disposizione che consenta il rinnovo della convenzione concernente il servizio di compilazione dell’Isee presso i Centri di assistenza fiscale (Caf).
Riportiamo di seguito le sei osservazioni presenti nel parere approvato dalla commissione Affari Sociali:
a) introdurre, all’articolo 22, nella parte concernente le assunzioni di personale, elementi di graduale flessibilità riguardo ai vincoli vigenti sulla spesa e sulla dotazione del personale nel settore sanitario, al fine favorire lo sblocco del turnover in un settore in cui la carenza di organico, anche per motivi anagrafici, sta mettendo concretamente a rischio l’erogazione delle prestazioni previste dai LEA;
b) introdurre una disposizione volta a prevedere che il decreto di cui all’articolo 64, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, di definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, fissi le tariffe massime per l’acquisto di quegli ausili di serie che, per le loro caratteristiche e per le peculiari necessità funzionali dell’utenza cui sono destinati, devono essere specificamente individuati ed allestiti ad personam attraverso un appropriato percorso valutativo condotto da un’équipe multidisciplinare, al fine di assicurare un’adeguata assistenza protesica alle persone con disabilità grave e complessa;
c) prevedere specifiche misure al fine di reintegrare il Fondo nazionale per le politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze per un ammontare corrispondente alla riduzione operata a seguito dell’Intesa sancita in sede di Conferenza Stato-regioni il 23 febbraio 2017, concernente il contributo alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario per il 2017, pari, con riferimento ai predetti Fondi, a oltre 200 milioni di euro;
d) prevedere una disposizione che vincoli il finanziamento del Fondo sanitario nazionale e i trasferimenti al Fondo nazionale per le politiche sociali e al Fondo per le non autosufficienze alle loro rispettive destinazioni senza che le regioni abbiano la possibilità di utilizzare tali somme per il conseguimento del concorso regionale agli obiettivi di finanza pubblica;
e) riconsiderare la disposizione dell’articolo 31 che, in deroga alla normativa vigente in materia di contabilizzazione delle entrate, dispone che le somme ammesse a finanziamento nel 2017 per interventi di edilizia sanitaria compresi in accordi di programma sottoscritti nel 2016 sono accertate in entrata dalle regioni nel 2018;
f) prevedere una disposizione che consenta tempestivamente il rinnovo della convenzione concernente il servizio di compilazione dell’ISEE presso i Centri di assistenza fiscale (CAF), che risulta sospeso a partire dal 15 maggio, in modo da consentire l’erogazione di un servizio fondamentale per milioni di persone che richiedono prestazioni sociali agevolate.
12 maggio 2017 – Quotidiano sanità