Le risorse per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Servizio sanitario nazionale verranno da una quota vincolata a carico del Fondo sanitario nazionale. Questo quanto stabilito dall’atteso emendamento del Governo alla legge di Bilancio, annunciato nei giorni scorsi dallo stesso ministro delle Salute, Beatrice Lorenzin, dopo l’incontro con i sindacati medici dipendenti e dell’area convenzionata, e depositato ieri presso la V commissione di Montecitorio. Smentite a questo punto le parole del ministro Lorenzin che lo scorso 28 ottobre dichiarava ai nostri microfoni che la quota riservata ai rinnovi dei contratti della Dirigenza e delle Convenzioni sarebbe stata contenuta nel cosiddetto Fondo PA, ossia riservato ai rinnovi per tutta la pubblica amministrazione, e non sarebbe invece pesata sul Fondo sanità. Confermati, invece, i timori dei sindacati del comparto e delle Regioni su una possibile ulteriore erosione dell’aumento degli stanziamenti per il settore. L’emendamento, la relazione illustrativa
Nella relazione illustrativa dell’emendamento si spiega come i criteri per determinare l’ammontare delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Ssn siano stati inizialmente individuati con Dpcm del 18 aprile 2016 in coerenza con quanto previsto per i rinnovi contrattuali del personale dipendente delle amministrazioni statali, dal comma 466 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 2015.
Il Dpcm, infatti, tenendo conto degli stanziamenti già previsti dal comma 466 per il rinnovo dei contratti del personale dipendente delle amministrazioni statali, ha stabilito che gli oneri per la contrattazione collettiva per il personale dipendente da amministrazioni diverse dalle amministrazioni statali, siano determinati per il triennio 2016-2018 nella misura dello 0,4% del “monte salari”.
Per effetto di quanto previsto dall’articolo 52 (commi 2 e 4) della legge di Bilancio, con apposito Dpcm si dovrà provvedere ad aggiornare sia le risorse aggiuntive da destinare al rinnovo dei contratti del personale dipendente dalle amministrazioni statali previsto dal comma 466 citato, sia i criteri già previsti dal Dpcm 18 aprile 2016 per determinare l’ammontare delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali del personale dipendente da amministrazioni diverse dalle amministrazioni statali, compreso pertanto il personale dipendente e convenzionato del Servizio sanitario nazionale. (Somme che dovrebbero ammontare – secondo le prime anticipazioni – a 300 mln per i dipendenti e a 74 per i convenzionati)
L’emendamento proposto dal Governo pertanto ha l’obiettivo di assicurare, a decorrere dalla data di adozione del Dpcm che provvederà ad aggiornare i criteri già previsti dal Dpcm 18 aprile 2016, che agli oneri complessivi annuali per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Ssn come determinati a seguito dell’aggiornamento dei criteri di cui all’articolo 52, comma 4 citato, si faccia fronte con una quota annuale del livello di finanziamento del fabbisogno nazionale standard cui concorre lo Stato, a tal fine espressamente vincolata.
Giovanni Rodriquez – Quotidiano sanità – 22 novembre 2016