Per la prima volta toccati anche i lavoratori con 40 anni di contributi che, finora, potevano lasciare il lavoro, a prescindere dall’età anagrafica, al raggiungimento del requisito contributivo
Si andrà in pensione più tardi e le pensioni d’oro saranno gravate da un contributo straordinario. L’emendamento contiene diverse cattive notizie per chi deve andare in pensione o per chi lo è già
Per la prima volta vengono toccati anche i lavoratori con 40 anni di contributi che, finora, potevano lasciare immediatamente il lavoro, indipendentemente dall’età anagrafica, al raggiungimento del requisito contributivo. Dal 2012 dovranno invece aspettare un mese. Coloro che matureranno i 40 anni nel 2013 due mesi e infine tre mesi quelli che raggiungeranno la soglia nel 2014. Non cambia nulla per chi matura i 40 anni di contributi entro il 31 dicembre 2011. Questa norma, stima la relazione tecnica all’emendamento, riguarderà 68 mila lavoratori privati e 11 mila dipendenti pubblici e 34.500 lavoratori autonomi. Dal ritardo del pensionamento per chi raggiunge 40 anni di contributi i tecnici stimano risparmi pari a 201 milioni di euro nel 2013, 433 milioni nel 2014 710 milioni nel 2015 e 790 milioni nel 2016.
Arriva inoltre un contributo di solidarietà del 5-10% sulle pensioni d’oro. Da agosto 2011 e fino a tutto il 2014 sugli importi delle pensioni eccedenti i 90 mila euro lordi e fino a 150 mila euro si applicherà un prelievo del 5%, che salirà al 10% per la parte eccedente i 150 mila euro l’anno. È importante sottolineare che, secondo l’emendamento, a formare il trattamento pensionistico complessivo sul quale scatta il contributo di solidarietà concorrono anche i trattamenti erogati da forme pensionistiche integrative.
Secondo le stime contenute nella relazione tecnica che accompagna l’emendamento del relatore di maggioranza il maggior gettito derivante dal contributo non è ingente. Si tratta di 18 milioni di euro quest’anno, che si riducono a 12 milioni al netto delle ritenute fiscali. Le maggiori entrate salgono rispettivamente a 44 milioni di euro al lordo del fisco (24 al netto) nel 2012 e negli anni successivi.
Corriere.it – 14 luglio 2011