Il dispositivo votato differisce dall’originale uscito dalla Commissione Bilancio del Senato perché composto non più da centinaia di articoli ma di un solo super-articolo suddiviso in commi. Il maxiemendamento
L’Aula del Senato ha dato l’ok alla Manovra finanziaria per il 2024 con 109 sì, 72 no e 2 astenuti. Il disegno di legge di bilancio passa ora all’esame della Camera che, blindato, dovrebbe approvarlo entro il 29 dicembre. Prima del voto sul provvedimento, l’Assemblea ha approvato la Nota di variazione del bilancio con 110 sì, 73 no e un astenuto. Il dispositivo votato differisce dall’originale uscito dalla Commissione Bilancio del Senato perché composto non più da centinaia di articoli ma di un solo super-articolo suddiviso in commi: questo in sostanza è il “maxiemendamento”. Vediamo ora le novità comma per comma.
Tagli alle pensioni – Ai commi 157-165, si conferma l’abbassamento dei coefficienti di calcolo degli anni fino al 1995 per alcune categorie di dipendenti pubblici. La revisione in peggio –per medici, operatori sanitari, dipendenti degli enti locali, ufficiali giudiziari e insegnanti – non ci sarà per chi si pensiona all’età “di vecchiaia”, 67 anni. Ci saranno invece penalità per i dipendenti pubblici che vanno in pensione anticipata (requisiti minimi, da 41 anni e 10 mesi in su le donne e da 42 anni e 10 mesi gli uomini). Ma medici iscritti a Cps ed infermieri di Cpdel potranno recuperare 1/36mo della pensione calcolata nel vecchio modo per ogni mese che ritarderanno l’anticipo del pensionamento. L’assegno arriverà dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se questa cade nel 2024, dopo 4 mesi se cade nel 2025, dopo 5 se cade entro 2026, 7 mesi se è entro il 2027 e 9 mesi se entro il 2028. Sui contratti 2022-24 del pubblico impiego il governo mette 3 miliardi nel 2024 e 5 miliardi annui dal 2025 (comma 217) includendo i rinnovi delle convenzioni con medici di famiglia, pediatri, specialisti Asl, e comprendendo i rialzi delle indennità di specificità medico-veterinaria e dell’altro personale secondo indicazioni dell’atto di indirizzo del contratto nazionale.
Misure contro liste attesa – Si estende dal 2024 a tutto il 2026 l’aumento a 100 euro orari per i medici e 60 per gli infermieri e i tecnici della retribuzione della tariffa per prestazioni aggiuntive eseguite fuori orario (commi 218-222). La misura costa al Ssn 280 milioni annui da ripartire tra le regioni. Queste ultime, sempre per abbattere le attese, possono incrementare la spesa fino ad un tetto dello 0,4% del finanziamento indistinto del Fondo sanitario (comma 232). Ma possono pure ricorrere al privato convenzionato alzando nel ‘24 i tetti dei rimborsi delle tariffe di un 1% rispetto al 2011, di un 3% nel ‘25, e di un 4% dal ‘26, fermo restando l’obbligo di pareggio di bilancio. Il governo aggiornerà i livelli di assistenza con 50 milioni di euro nel 2024 e 200 milioni dal ’25.
Spesa farmaceutica – Vengono rivisti i tetti per la spesa farmaceutica ed i meccanismi di remunerazione delle farmacie. I primi salgono all’8,5% per la spesa per acquisti diretti di Asl, ospedali, centrali di acquisto regionali, mentre il tetto per le farmacie convenzionate scende al 6,8% del Fondo sanitario, e resta 0,2% quello per acquisti di gas medicinale. L’Agenzia del Farmaco (commi 224-231) entro marzo rivedrà il Prontuario per rendere più accessibili medicine oggi distribuite solo negli ospedali, individuando categorie da distribuire per conto nelle farmacie convenzionate. Per la remunerazione delle farmacie si fissano nuove basi di calcolo dal 1° marzo 2024 costituite da una quota variabile e da quote fisse riviste e pone fine agli sconti oggi vigenti a favore del Ssn sui farmaci da esso rimborsati.
Riforma del territorio – La spesa per il personale di case della salute & co potrebbe superare anche il miliardo di euro già previsto dal 2025 dalla passata Finanziaria. Il governo, dunque, stanzia per le regioni 250 milioni in più nel 2025 che dal ’26 saliranno a 350 milioni. Stanzia poi 240 milioni per il ’25 e 340 dal ’26 per finanziare i progetti vincolati delle regioni. Dal 2024 l’importo del fondo per la terapia del dolore cresce di 10 milioni. Alle regioni in deficit nel 2021 è riconosciuto tra 2024 e 2033 un contributo annuo di 20 milioni, da ripartire con decreto del Ministro dell’economia entro il 31 marzo 2024. L’erogazione è subordinata ad un accordo premier-governatore di ogni regione, entro il 15 febbraio 2024, e la regione deve destinare metà somma al ripiano del disavanzo e al rimborso dei debiti finanziari.
Stranieri e Ssn – Ai commi 237-241 si rimodella il contributo dei lavoratori stranieri al Ssn e l’iscrizione dei frontalieri. Gli italiani che lavorano in Svizzera pagheranno dal 3 al 6% del loro reddito alla regione di residenza per fruire delle cure in Italia. Al SSN restano iscritti con i criteri vigenti gli stranieri regolarmente soggiornanti e con lavoro regolare o iscritti al collocamento; chi attende il rinnovo del permesso di soggiorno, per motivi di lavoro, familiari, per cure mediche; i richiedenti asilo o chi ha protezione sussidiaria/ speciale; chi è in attesa della cittadinanza; i minori stranieri non accompagnati, anche senza permesso di soggiorno, che hanno diritto al pediatra fino a 14 anni ed al medico di famiglia fino a 18; i familiari a carico se regolarmente soggiornanti. Chi non rientri tra le categorie indicate per iscrivere sé e i familiari al Ssn versa un contributo annuo forfettario che nel 2024 sarà gravato da una aliquota aggiuntiva (minimo 387,34 euro) sul reddito eccedente i vecchi 40 milioni di lire, il versamento massimo sarà 2000 euro. Sale pure il contributo per gli stranieri con permesso di soggiorno per motivi di studio, dagli attuali 149 euro a 700 euro. Per i soggiornanti collocati alla pari il contributo passa dagli attuali 219 euro a 1.200 euro.
Altre disposizioni – Nasce al Ministero della Salute il Fondo per i test Next-Generation Sequencing con una dotazione di 1 milione di euro per potenziare i test di profilazione genomica come indagine di prima scelta o approfondimento diagnostico nelle malattie rare anche sospette. Un altro milione arriva dal ’24 all’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto alle malattie della povertà (Inmp), per potenziare l’attività di prevenzione e assistenza ai più vulnerabili. Scendendo nel negozio sotto casa o in farmacia, se slitta a luglio ’24 l’avvio di plastic e sugar tax, già a gennaio risale dal 5 al 10% l’Iva su assorbenti, tamponi, coppette mestruali e sugli alimenti per lattanti. L’Iva su pannolini e seggiolini per bambini per autoveicoli risale al 22%. Crescono accise su prodotti a base di tabacco ed imposta di consumo per le sigarette elettroniche con nicotina o meno. Nasce al Mef il Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità. La dotazione del Fondo per l’Alzheimer e le demenze viene incrementata di 4,9 milioni per il 2024 e di 15 milioni per ciascuno degli anni 2025 e 2026 (comma 247).