Il coordinatore della commissione Salute delle Regioni alla manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil a Salerno per i 40 anni del Ssn: “Molti temi di politica sanitaria sembrano essere spariti del dibattito che in questi giorni sta precedendo il varo della Legge di Bilancio, eppure le questioni da dirimere sono molteplici e tutte piuttosto urgenti”
“Molti temi di politica sanitaria sembrano essere spariti del dibattito che in questi giorni sta precedendo il varo della Legge di Bilancio, eppure le questioni da dirimere sono molteplici e tutte piuttosto urgenti”, lo ha sostenuto Antonio Saitta (assessore delle Regione Piemonte e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome) intervenendo oggi a Salerno alla manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil per i 40 anni della riforma sanitaria.
“Ci sono alcuni nodi che vanno sciolti con molta urgenza. Penso soprattutto alla copertura finanziaria per i recenti rinnovi contrattuali. Una voce che ‘vale’ più di un miliardo. C’è poi l’esigenza indifferibile – ha proseguito Saitta – di superare il limite oggi imposto alla spesa per personale. Attualmente, nel 2018, non è possibile superare l’entità fissata per questo bisogno nel 2004, addirittura riducendola dell’1,4 per cento. L’eliminazione di questo tetto, nella legge di bilancio deve essere accompagnato dalle risorse per nuove assunzioni in tutte le Regioni proprio perché il sistema sanitario è di fatto stremato per la carenza di personale”.
A queste priorità si aggiungono altri argomenti non meno importanti. Basti ricordare il finanziamento per 2600 borse di studio per i neolaureati medici specializzandi. Considerando che questa operazione per avere risultati ha bisogno di 5 anni, c’è l’esigenza di prevedere però sin dalla prossima legge di bilancio una norma che permetta di introdurre nel sistema sanitario i medici che stanno facendo la specializzazione dell’ultimo anno. E questo è un intervento urgente a fronte di molti reparti che stanno per chiudere proprio per mancanza di medici di urgenza, ginecologi e anestesisti”.
“Occorre – ha evidenziato – poi mettere mano ad un Piano degli investimenti in edilizia e tecnologia e prevedere un finanziamento dedicato all’attuazione dei piani di cronicità, rimodulando l’offerta sanitaria in funzione di una domanda nuova legata all’incremento progressivo del numero dei cittadini anziani. Infine va completato il finanziamento per i nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza)”.
“Si tratta di temi su cui ho riscontrato il massimo interesse da parte delle organizzazioni sindacali e credo siano molti i punti di contatto che gli stessi sindacati sottoporranno prossimamente al Governo. Ma credo che su questi stessi argomenti sia opportuno – ha concluso Saitta – che si avvii da subito anche un confronto istituzionale fra l’esecutivo e le Regioni”.
QS