Come promesso, i parlamentari iscritti all’Intergruppo per i diritti degli animali hanno firmato un pacchetto di emendamenti alla manovra che saranno portati in commissione Bilancio, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale su chi convive con animali da compagnia e di promuovere la salute pubblica, “che è una sola: umana e animale”. “E’ assurdo e controproducente che il fisco infierisca sui proprietari di animali d’affezione”, ha detto Michela Vittoria Brambilla (Fi), che presiede l’organismo. Il pacchetto, messo a punto dopo aver audito i rappresentanti dei veterinari e attentamente considerato le proposte delle associazioni animaliste (oggi Gianluca Felicetti, presidente Lav), è stato presentato oggi al Senato da parlamentari di sei gruppi diversi: Brambilla (Fi), Loredana De Petris (LeU), Loredana Russo (M5s), Rosellina Sbrana (Lega), Paola Frassinetti (Fdi), Monica Cirinnà (Pd), presenti molti altri deputati e senatori iscritti all’Intergruppo.
GIU’ L’IVA SUGLI ALIMENTI, I FARMACI E LE CURE
L’iniziativa riguarda sei emendamenti che, prevedendo adeguate coperture, riducono al 10% l’Iva sugli alimenti, sui prodotti farmaceutici veterinari da banco, sugli integratori per cani e gatti e sulle prestazioni veterinarie e aumentano la soglia di detraibilità delle spese, ferma da decenni, portandola a 1.060 euro con un minimo di 60: applicando la detrazione al 19%, il massimo detraibile passerebbe da circa 50 a 190 euro. In alternativa, si prevede la totale esenzione dall’Iva per prestazioni veterinarie per l’identificazione animali e il controllo della riproduzione, rese da liberi professionisti su animali legalmente detenuti, o esenzione totale per le prestazioni veterinarie su cani e gatti detenuti in canili e gattili o non di proprietà liberi sul territorio. Il secondo passo sarà l’intervento sui farmaci veterinari che, a parità di molecola, non possono costare fino a dieci volte più di quelli per uso umano”.
PROPOSTE DI BUON SENSO, REALISTICHE E TRASVERSALI
“Sono proposte – aggiunge De Petris, vicepresidente dell’Intergruppo – da prendere seriamente in considerazione, non solo per i problemi che vanno a risolvere, ma per le coperture realistiche e per il sostegno trasversale di cui godono. Non si tratta di maggioranza o di opposizione, ma di buon senso e di scelte che si possono e si devono fare. Gli animali non sono cose e la loro salute è interesse di tutta la collettività”. Un concetto ribadito anche dalla vicepresidente Russo, che ha sottolineato “l’importanza e l’efficacia” dell’Intergruppo come “luogo per l’elaborazione di proposte per migliorare la convivenza con gli animali e difendere i loro diritti”.
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