“Tutte le riflessioni sono utili e quando la legge di bilancio fa un percorso parlamentare può arricchirsi di altri contributi, soprattutto se vengono da un maxiemendamento governativo: certamente comprendo le preoccupazioni dei medici, e non soltanto di loro ma anche di altre categorie interessate da questo intervento. Tuttavia sono certa che si possa trovare una misura che da un lato non tradisca le aspettative di chi già guarda alla pensione e dall’altro però tenga conto che quando si parla di norme pensionistiche è importante creare un equilibrio tra gestioni e soprattutto un equilibrio nella gestione che non possa privilegiare alcuni penalizzando tanti altri”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Marina Calderone a margine della presentazione del manifesto del lavoro cooperativo di Legacoop al Cnel. Una possibilità di modificare l’intervento che era stata prospettata, nei giorni scorsi, dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. “Dobbiamo considerare situazioni che riguardano platee di soggetti che riguardano una condizione particolare, legate a contribuzioni versate in periodi ante riforma 1995 su cui c’era l’applicazione di una tabella che è vecchia di 58 anni- ha detto Calderone -. Capisco anche le perplessità su un intervento che avviene in un contesto in cui alcuni avevano fatto una previsione di uscita”.
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