Un Fondo sanitario che “tiene testa” alle stime contenute nel Def di aprile e rilanciate nella Nota di aggiornamento d’autunno, malgrado i valori al ribasso di un Paese nell’impasse. È questa la cifra più rilevante del “pacchetto Sanità” presentato dal premier Renzi dopo il Consiglio dei ministri di sabato che ha dato il “la” alla legge di Bilancio 2017.
E se la ministra della Salute Beatrice Lorenzin a suon di tweet rivendica “quota 113 miliardi” (112+1 vincolato su farmaci, vaccini e assunzioni) come un successo anche personale – «tra 2013 e 2017 (cioè sotto la sua guida, ndr) il finanziamento del Fsn è aumentato di ben 6 miliardi di euro, cioè da 107 a 113 miliardi, pari al +5,5 per cento», ricordano dal suo dicastero – il plauso è praticamente unanime, pur in assenza dei dettagli del testo che ancora non sono noti.
Da ultima, la presidente della commissione Igiene e Sanità del Senato Emilia Grazia De Biasi, ha bollato come «un gran bel lavoro, una buonissima notizia» l’aumento di 2 miliardi di crescita del fondo sanitario nazionale», che dimostrerebbe « la volontà del governo di accompagnare la sostenibilità del Ssn e il suo universalismo». Secondo la senatrice Dem è «particolarmente significativa la finalizzazione per i farmaci oncologici e innovativi e i farmaci contro l’epatite C. Ma, a mio giudizio, la novità più rilevante riguarda il personale sanitario con la previsione di una sua stabilizzazione e di nuove assunzioni. A questo – aggiunge – mi auguro si accompagni anche il rinnovo dei contratti. Inoltre, se ci sarà come pare la tanto attesa governance del settore farmaceutico il passo in avanti sarà rilevante». E poi l’auspicio: che il risparmio di circa un miliardo ottenuto dalla revisione della spesa «rimanga nel campo della sanità». Secondo De Biasi «l’insieme delle misure, che rispettano le previsioni del Def, che contengono rilevanti novità sulla politiche sociali, mette oggi in condizione l’intero mondo della sanità pubblica di avere misure strutturali che, accompagnate dalle innovazioni legislative come le misure sulla responsabilità professionale, la riforma degli ordini e il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, saranno strumento importante per migliorare la qualità delle prestazioni a favore dei cittadini alle quali vanno aggiunti i Nuovi Lea che mi auguro arrivino presto al parere del Parlamento».
Queste, in sintesi, le otto misure principali in arrivo per la Sanità con la manovra 2017.
Farmaci innovativi. Il fondo per il finanziamento dei farmaci innovativi, da temporaneo, diviene un fondo strutturale, garantendo che ogni anno saranno disponibili ben 300 milioni di euro per l’acquisto di medicinali finalizzati anche alla cura di patologie gravi o fino ad oggi incurabili. Negli anni 2015 e 2016, con questo Fondo sono stati curati i pazienti affetti da Epatite C, consentendo nel biennio la potenziale guarigione di circa 50.000 pazienti.
Farmaci innovativi oncologici. Per la prima volta viene costituito un Fondo specifico per il finanziamento dei farmaci oncologici innovativi, per il quale sono stanziati 500 milioni di euro.
Nuove assunzioni e stabilizzazione dei precari. La legge di Bilancio darà il via a un primo sblocco del turn over, con la possibilità di 10.000 nuove assunzioni nella pubblica amministrazione, che andranno a colmare anche le carenze di personale che caratterizza il Servizio sanitario nazionale. Vengono assunti/stabilizzati sia medici che infermieri: 7000 persone.
Piano nazionale vaccini. Viene istituito un Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto dei vaccini ricompresi nel Nuovo Piano Nazionale Vaccini (NPNV).
Tale Fondo sarà finanziato con 99 milioni di euro per l’anno 2017 e con 186 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018.
Piani di rientro aziendali. Viene previsto un rafforzamento della disciplina dei Piani di rientro aziendali, già introdotta dalla legge di stabilità 2016. In particolare, i piani di rientro si applicheranno alle aziende ospedaliere universitarie, agli Irccs o agli altri enti pubblici che erogano prestazioni di ricovero e cura che presentino uno scostamento pari al 5% dei ricavi o a 5 milioni di euro in valore assoluto (rispetto allo scostamento del 10% o di 10 milioni di euro ora previsto).
Efficientamento. La legge di bilancio per il 2017 ha previsto che le amministrazioni pubbliche obbligate a ricorrere a Consip o agli altri soggetti aggregatori possano procedere, qualora non siano disponibili i relativi contratti di Consip o dei soggetti aggregatori e in caso di motivata urgenza, allo svolgimento di autonome procedure di acquisto. Solo in tal caso l’Anac rilascerà il codice identificativo per partecipare alla gara (CIG).
Fondo per le non autosufficienze. È rifinanziato con 50milioni il Fondo per le non autosufficienze.
Programmi di miglioramento e riqualificazione dei servizi sanitari. Tutte le Regioni, anche quelle commissariate e sottoposte a piani di rientro, potranno presentare programmi di miglioramento del livello qualitativo delle prestazioni sanitarie erogate agli assistiti del Ssn. I programmi sono approvati dalla commissione Lea del Ministero della Salute entro marzo 2017. Le regioni che attuano i programmi potranno usufruire di un contributo premiale complessivamente pari allo 0.1% del Fondo sanitario nazionale (oltre 112 milioni di euro).
Il Sole 24 Ore sanità – 17 ottobre 2016