La sanità tra il 2013 e il 2014 perderà con le previsioni della manovra 2011 circa 8 miliardi (7.950). Si tratta di una riduzione del fondo rispetto alle entrate previste a legislazione vigente del 2,3% nel 2013 e del 2,6% nel 2014. In sostanza le disposizioni sanitarie prevedono una manovra in termini di indebitamento netto della Pa pari a 2.500 milioni di euro per il 2013 e 5.000 milioni per il 2014, mentre in termini di saldo netto da finanziare gli effetti sono pari a 2.500 milioni per il 2013 e 5.450 milioni per il 2014. Secondo la quantificazione degli effetti delle misure previste nella manovra 2011 per la sanità, esclusi i risparmi sul personale, infatti, il fondo sanitario 2013 sarebbe stato di 11,794 miliardi (+2,8% rispetto al 2012) e di 118,236 miliardi nel 2014 (+4% rispetto al 2013.
Per effetto dei tagli previsti dalla manovra invece si fermerà a 109,294 miliardi nel 2013 (+o,5%) e a 110,786 miliardi nel 2014 (+1,4%).
Una crescita limitata quindi anche rispetto a quella prevista del Pil che invece dovrebbe aumentare del +3,3% nel 2013 e del +3,4% nel 2014.
Sempre sulla sanità poi – a parte i risparmi legati alle spese di personale che la manovra quantifica a livello generale come indicato nel testo già noto – c’è il taglio al ministero della Salute quantificato nel 2014 il 29,3 milioni.
Le previsioni sul pubblico impiego
A livello generale, come per la sanità, l’intervento reale della manovra prevista dal decreto messo a punto dal Governo sfiora, se si considerano le maggiori tasse e i tagli di spesa, i 50 miliardi. Nei primi due anni maggiori entrate per 6,1 miliardi (1,8 quest’anno e 4,3 nel 2012) serviranno a coprire maggiori spese di analogo importo, senza alcun impatto sul deficit. Nei due anni successivi, invece, la manovra corregge il deficit sia sul lato delle entrate sia su quello delle spese prevedendo ulteriori interventi per 49,4 miliardi: 17,9 miliardi nel 2013, e 25,4 miliardi nel 2014. Il totale è appunto 49,3 miliardi Se si considera, invece, il solo effetto sul deficit la «correzione» è praticamente vicino alle zero nei primi due anni e di circa 43,4 miliardi nel quadriennio 2011-2014, il fabbisogno cioè necessario a coprire l’indebitamento della Pa.
Sanita.ilsole24ore.com – 5 luglio 2011