Sulla Gazzetta ufficiale europea del 31 ottobre 2018 è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2018/1629 della Commissione, del 25 luglio 2018, che modifica l’elenco delle malattie figuranti all’allegato II del regolamento 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale (“normativa in materia di sanità animale”).
Il regolamento (UE) 2016/429 stabilisce le norme per la prevenzione e il controllo delle malattie degli animali trasmissibili agli animali o all’uomo, incluse le norme per l’organizzazione in base alle priorità e per la classificazione delle malattie che suscitano preoccupazione a livello di Unione. Il suo articolo 275 prevede che la Commissione riesamini l’elenco delle malattie che figurano all’allegato II del medesimo regolamento entro il 20 aprile 2019.
Con l’assistenza dell’Efsa, e avvalendosi della consulenza scientifica dei laboratori di riferimento dell’UE per la salute degli animali e basandosi sulle norme internazionali dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), la Commissione ha valutato in modo sistematico 39 malattie animali che figurano attualmente nell’allegato II del regolamento (UE) 2016/429, e 19 malattie particolarmente rilevanti in termini di prevenzione, controllo o misure commerciali. A tal proposito sono stati richiesti diversi pareri scientifici dell’Efsa sulle diverse malattie animali.
In base alle conclusioni raggiunte l’allegato II del regolamento (UE) n. 2016/429 è sostituito dal testo di cui all’allegato del nuovo regolamento, che entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applica a decorrere dal 21 aprile 2021.
Per alcune malattie la valutazione non ha portato a conclusioni definitive; tuttavia, alcune malattie sono uscite dall’elenco – non rispondendo ai requisiti di elencazione stabiliti dal Regolamento (articolo 5, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2016/429), mentre altre, per la ragione opposta, sono state aggiunte.
Entrano nell’elenco:
surra (Trypanosoma evansi),
malattia da virus Ebola
paratubercolosi
encefalite giapponese
febbre del Nilo occidentale
febbre Q
rinotracheite infettiva bovina/vulvovaginite pustolosa infettiva
diarrea virale bovina
campilobatteriosi genitale bovina
tricomoniasi
leucosi bovina enzootica
pleuropolmonite contagiosa caprina
epididimite ovina (Brucella ovis)
morva (infezione da Burkholderia mallei),
arterite virale equina, anemia infettiva equina, durina, metrite contagiosa equina, encefalomielite equina (orientale e occidentale)
infezione da virus della malattia di Aujeszky
infezione da virus della sindrome riproduttiva e respiratoria dei suini
micoplasmosi aviaria (Mycoplasma gallisepticum e M. meleagridis)
infezione da virus dell’influenza aviaria a bassa patogenicità
clamidiosi degli uccelli
infestazioni da Varroa spp. (varroasi)
infestazioni da piccolo coleottero dell’alveare (Aethina tumida)
peste americana, infestazioni da Tropilaelaps spp
infezione da Batrachochytrium salamandrivorans
Escono invece dall’elenco, a seguito delle valutazioni scientifiche effettuate, la malattia vescicolare dei suini la stomatite vescicolosa, la sindrome ulcerativa epizootica e la malattia di Teschen. Escono inoltre alcune zoonosi: listeriosi, la salmonellosi (salmonella zoonotica), la trichinosi, gli Escherichia coli produttori di verocitotossine e le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE), in quanto già disciplinate da norme specifiche.