Dopo oltre un mese i ruminanti sardi possono varcare i confini regionali previa analisi Pcr con esito negativo.
Una buona notizia, (che segue di pochi giorni quella storica dei suini per la peste suina) dopo il blocco totale della movimentazione a causa della malattia del cervo arrivata nella prima decade di novembre e l’illusione di sblocco di 10 giorni fa che abortì sul nascere a causa della positività di Busachi.
Lo ha comunicato il ministero della Salute e riguarda anche il sierotipo 3 della blue tongue che richiede in questo caso la Pcr solo in alcuni Comuni mentre dagli altri è libera.
“In tutti gli spostamenti – precisano dal Ministero della Salute – è obbligatorio procedere al trattamento degli animali con insetto repellente per almeno 7 giorni e comunque deve essere effettuato fino al giorno della partenza. Trascorsi i 7 giorni dall’inizio del trattamento gli animali – prima di essere movimentati – devono essere sottoposti al test PCR”.
Per il macello invece gli animali possono essere movimentati liberamente, a condizione che la macellazione avvenga nel minore tempo possibile.
“Viste le condizioni è una ottima notizia – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna – visto che siamo alla vigilia di Natale ed arriviamo da un mese di blocco totale. Occorre lavorare per isolare il virus e consentire la movimentazione liberamente perché gli allevatori sono allo stremo, in particolare quelli dei bovini da carne che vendono la stragrande maggioranza dei vitelli fuori dall’isola. In questo mese hanno subito ingenti perdite per le mancate vendite ed un aumento pesante dei costi per alimentare e tenere in stalla gli animali. Per questo è fondamentale assicurare immediatamente i ristori per le perdite subite ed abbattere i costi della Pcr che ricordiamo ha un costo di circa 25 euro a capo”.
Fonte: Ufficio stampa Coldiretti Sardegna
Malattia del cervo, Coldiretti Sardegna: consentita la movimentazione oltre i confini sardi