Guardi la vetrina, elegante e disegnata sui colori pastello — bianco, rosa e azzurro soprattutto — e pensi a una boutique per bambini. Ma poi davanti alla porta c’è una grande statua di un cane e un avviso che dice più o meno così: «Vestiamo anche taglie grandi». E allora un dubbio ti viene. E infatti appena varchi la soglia ti ritrovi nel paradiso dei «piccoli» a quattro zampe.
Sugli scaffali di «Little Dogs Paradise», oasi del benessere canino e felino aperto nel centro storico di Padova, c’è quanto di più sofisticato, ricercato e ricco si possa trovare per soddisfare tutte le esigenze degli amici pelosetti. Abbigliamento di ogni tipo e misura, come per gli umani: piumini (che volendo si possono abbinare al modello uguale in vendita per il padrone e alla borsa porta-cane o gatto), vestitini da cerimonia per le cagnoline con tanto perline e strass, collo in pelliccia (rigorosamente ecologica) o colletto bianco «smerlettato», felpe, gonne, salopette, cappottini, impermeabili, maglioni, scarpine (articoli a partire da circa 40 euro), perfino il montone (190 euro). Poi c’è il look per la nanna, con pigiamini ispirati alle tutine dei neonati, copertine di pelouche, plaid diversificati a seconda della razza, sacchi a pelo e un meraviglioso letto con lenzuola, cuscino, piumone e tulle.
Ed è solo un primo assaggio. «Tutto è iniziato con la grande passione per i cani che condivido con mia sorella Cristina, con me in negozio — racconta il proprietario, Carlo Chiereghin, di Treviso — cercando su Internet accessori per i nostri cuccioli, ci siamo resi conto che all’estero la scelta è molto più ampia. Le vere culle del settore sono Giappone e Corea. E così nel novembre 2009 abbiamo lanciato il sito www.littledogsparadise.com, tuttora esistente, che ha avuto un successo tale da spingerci, nell’ottobre 2013, ad aprire un negozio a Padova e uno a Milano. Anche perchè molti clienti chiedevano di poter provare i vestitini ai loro amici a quattro zampe e quindi di venire nel nostro magazzino di Conegliano. Ora vorremmo espanderci in altre città, abbiamo acquirenti di Bologna, per esempio».
E’ tempo di crisi, eppure i negozi per animali sono gli unici che invece di chiudere continuano ad aprire. Non si bada a spese pur di far felice un compagno di vita che per molte persone diventa quasi un figlio. «E’ così — conferma Chiereghin, diventato distributore dei marchi coreani e giapponesi importati — c’è chi non ha figli, oppure sono grandi e hanno lasciato casa, e allora tratta il cane come un bimbo. E mi dice: non compro il piumino per me, ma per lui sì». In effetti un «Moncler» canino costa 139 euro. E non è l’unico sfizio: c’è una linea italiana di maglioni e abiti fatti a mano, ma ci sono anche profumi e deodoranti (alcol zero, scia delicata, alcune signore li acquistano per sè), shampoo, balsami e burro per i polpastrelli screpolati. Per non parlare dello smalto per le femminucce e della birra per i maschi, proposta nelle classiche bottigliette di vetro con il tappo in metallo. «In realtà è ad alcol zero — spiega il proprietario di «Little Dogs» — si tratta di un integratore alimentare liquido, che il cane può bere quando è in giro, al posto del pasto».
Tralasciando cucce, trasportini e giochi a volontà, l’occhio non può non cadere sui seggiolini auto per cane, dotati di cinture di sicurezza, o sulla scaletta a tre gradini indicata per razze molto piccole, che scendendo dal divano o dal letto possono farsi male. E chi non vuole separarsi dal suo «bambino» pelosetto nemmeno nel giorno più importante, può scegliere di vestire la cagnetta da sposa o il maschietto da paggetto, grazie a un cuscino porta-anelli da fargli indossare sulla schiena. E l’intimo? Pronti mutandine, culotte e boxer. «Selezioniamo i migliori marchi e le ultime tendenze della moda — chiude Chiereghin — e in questo periodo anche da noi ci sono i saldi».
Il Corriere del Veneto – 11 febbraio 2015