«Noi non possiamo più aspettare la riapertura della contrattazione collettiva». È il monito ai sindacati, sul tema della rappresentatività del pubblico impiego con il passaggio da 11 a 4 comparti, lanciato sabato a Vicenza da Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, ospite del “Festival Città Impresa”.
«Oggi siamo arrivati a un punto tale – ha aggiunto all’Ansa – da non consentirci di riaprire una nuova stagione contrattuale. Devono essere i sindacati a mettersi d’accordo sulla riduzione dei comparti». Sulla possibilità che si arrivi a un accordo definitivo nella giornata di lunedì (domani, ndr) a Roma, il ministro ha detto di sperare «che la prossima riunione sia la volta buona per chiudere e partire con la contrattazione». «Io sono fiduciosa – ha aggiunto – ma da tanto tempo dico che sono fiduciosa». «Credo che stiamo per chiudere, penso che quella di lunedì sia una data importante», ha concluso il ministro. E ieri si sono alternati anche altri big del Pd. Alessandra Moretti, capogruppo in Regione, ha partecipato a un dibattito con Marco Gay, presidente Giovani imprenditori Confindustria, Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei e autore di “Generazione Erasmus al potere” (Egea) . Il tema: la generazione Erasmus cambierà la politica? Grande interesse anche per il dibattito tra Lucio Caracciolo, direttore Limes, e Ilvo Diamanti, sociologo e saggista, e Paolo Possamai, direttore del Il Piccolo di Trieste. A condurre Alessandra Sardoni, giornalista, della 7.
Il Mattino di Padova – 3 aprile 2016