L’uso delle denominazioni di origine nei prodotti trasformati deve essere autorizzato. Il Ministero delle Politiche agricole ha chiarito, ancora una volta, le regole che permettono l’utilizzo di Dop o Igp nell’etichettatura, nella presentazione e nella pubblicità di prodotti composti, elaborati e trasformati.
Questo è possibile quando gli utilizzatori sono autorizzati dal consorzio di tutela della denominazione in oggetto e risultano inseriti in un apposito registro attivato e aggiornato dal consorzio medesimo o dal Ministero, in assenza di un consorzio riconosciuto.
Se gli utilizzatori si avvalgono dell’opera di in soggetto terzo per lavorazione, confezionamento o altre fasi della produzione, anche il nominativo di questo soggetto dovrà essere comunicato al consorzio di tutela (o al Ministero che ne fa le veci in assenza di un consorzio riconosciuto), per assoggettarlo alle verifiche del caso; o, in alternativa, lo stesso soggetto dovrà presentare richiesta di iscrizione all’elenco e rilascio dell’autorizzazione prevista.
Questa fondamentale indicazione del Mipaaf rientra nelle giuste disposizioni per garantire al consumatore e a tutti gli operatori il rispetto delle regole, e limitare il rischio di usi non corretti o falsamente evocativi delle denominazioni d’origine.
ilpuntocoldiretti.it – 7 marzo 2012