Arriva nei due Pronto soccorso degli ospedali dell’Usl 8 la figura dell’assistente di sala con cui pazienti e accompagnatori potranno rapportarsi per avere informazioni sull’attesa. Un servizio che sarà garantito dalle associazioni di volontariato, oltre che da una realtà esterna all’azienda sanitaria.
Trova conferma la sperimentazione avviata all’ospedale di Montebelluna grazie all’Avo (Associazione volontari ospedalieri) e che ora sarà disponibile anche a Castelfranco, recependo la recente delibera della giunta regionale per la realizzazione dei progetti per rendere più confortevole l’attesa dei pazienti nei Pronto soccorso. La figura dell’assistente di sala è appositamente formata per relazionarsi con gli utenti e sarà presente nelle ore di maggior afflusso nelle sale di attesa. «Avrà il compito di fornire al paziente informazioni e indicazioni, raccoglierne le segnalazioni e riferirle al personale sanitario, principalmente rispondendo ai bisogni di ascolto, comprensione e informazione», spiega la direttrice sanitaria dell’Usl 8 Paola Corziali, «La figura integra, ma non sostituisce la funzione del personale sanitario, realizzando principalmente un’azione di contatto che eviti il sorgere delle “sensazioni di abbandono”». I dati rilevati dall’Usl 8 evidenziano nella fascia oraria dalle 12 alle 20 il periodo critico per il Pronto soccorso, ovvero quello in cui si verificano più accessi e sarà proprio in questa che sarà operativo l’assistenza di sala, dalle 17 alle 20 con i volontari e dalle 12 alle 17 affidando il servizio ad una società terza, che subentrerà anche nell’alta fascia oraria se i volontari non saranno sufficienti. Per tutti coloro che dovranno operare nel Pronto soccorso è previsto un corso di formazione gratuito, sia volontari che dipendenti della ditta che sarà scelta sulla base di una gara di appalto. Il corso sarà tenuto da personale medico: 5 incontri di 3 ore che verteranno sui temi quali l’organizzazione aziendale, il bisogno di ascolto, relazione e comunicazione, la gestione dei conflitti, l’attività del medico e degli infermieri di pronto soccorso, il triage e i ticket di pronto soccorso. A fine corso seguirà colloquio di valutazione motivazionale, attitudinale e di contenuto di quanto presentato al corso, cui seguirà un periodo di tirocinio nelle sale di attesa dei Pronto soccorso. L’assistenza di sala non sarà l’unica novità nei Pronto soccorso dei due ospedali: previsto anche l’incremento del personale infermieristico, sempre nell’ottica di tagliare le liste di attesa, previo parere positivo della Regione. «L’idea», spiega il direttore generale dell’Usl 8 Bortolo Simoni, «è introdurre in ciascuna sede un operatore in più e almeno un medico in più al giorno. Questo permetterà di gestire la presenza in sede di due medici e tre infermieri dalle 8 alle 18 per la gestione dei pazienti in osservazione breve intensiva, evitando durante le uscite per emergenza territoriale (codici gialli e rossi) la riduzione dell’organico».
La Tribuna di Treviso – 22 aprile 2014