La Giunta regionale del Veneto ha istituito, su proposta dell’assessore all’agricoltura e caccia Giuseppe Pan, il Tavolo regionale di partecipazione ed informazione per la gestione del lupo e dei grandi carnivori.
Ne fanno parte, oltre all’assessore Pan, il responsabile della Direzione regionale Agroambiente, caccia e pesca, i rappresentanti del Servizio regionale di vigilanza (costituito dalle ex guardie provinciali e dagli ispettori regionali per l’ambiente), la struttura regionale per i Parchi e la direzione regionale Sicurezza alimentare e veterinari. Oltre ai dirigenti regionali, siederanno al tavolo i rappresentanti dai parchi della Lessinia, delle Dolomiti bellunesi e delle Dolomiti d’Ampezzo, le Unioni di Comuni (o ex Comunità montane) interessate dalla presenza del lupo o di grandi carnivori come l’orso, gli agenti forestali, i veterinari del Trevigiano, della Pedemontana e del Veronese, nonché le associazioni provinciali di categoria coinvolte a vario titolo dalla presenza dei grandi predatori: allevatori, agricoltori, albergatori e operatori turistici, ambientalisti, cacciatori, guide ambientali ed escursionistiche.
“Obiettivo del nuovo organismo che convocherò a breve – dichiara l’assessore Pan – è raccogliere e mettere a confronto le informazioni sulla presenza e gestione di lupi, orsi e grandi animali predatori e individuare le modalità di gestione più corrette, secondo i criteri condivisi dalla comunità scientifica e dalle istituzioni europee e nazionali. Il tavolo regionale consentirà di avere una regìa unica sugli interventi e di valutare e divulgare le buone pratiche che si sperimentano con successo in alcuni territori, al fine di conciliare al meglio la presenza di lupi e orsi in ambiti antropizzati”.
“La presenza del lupo non si limita solo all’altopiano della Lessinia, ma viene segnalata anche in altre aree del Veneto – prosegue Pan – Viste le esperienze maturate in questi anni, la costituzione lo scorso anno del tavolo tecnico per la Lessinia e l’impegno ormai decennale della Regione nel salvaguardare le specie selvatiche ma al tempo stesso nell’indennizzare rapidamente gli allevatori colpiti dalle predazioni – conclude Pan – è opportuno allargare l’orizzonte a tutta l’area alpina e prealpina coinvolgendo, con un tavolo regionale permanente di partecipazione e informazione, i principali attori nella gestione della specie, sia le principali categorie di portatori di interesse. Il tavolo permanente regionale sarà l’organismo di confronto e di orientamento anche in vista del nuovo Piano di conservazione del lupo in Italia, attualmente in discussione in Conferenza Stato-Regioni”.
2 marzo 2017