«Ai lupi non si spara». A scandirlo è il governatore del Veneto, Luca Zaia, all’indomani dell’approvazione in consiglio regionale di una mozione che impegna la giunta di Palazzo Balbi a uscire dal “Wolf Alps”, il progetto cui la Regione ha aderito nel 2013 ma che, a distanza di quattro anni, a detta della maggioranza di centrodestra, ha creato troppi problemi. Come hanno detto Sergio Berlato (Fdi) e Nicola Finco (Lega), firmatari della mozione, i lupi sono aumentati e sono aumentati anche i casi di predazione, con danni lamentati dagli allevatori della Lessinia, dell’Altopiano di Asiago e anche del bellunese. E siccome il “Wolf Alps” si prefiggeva di favorire la presenza del lupo in Veneto, la Regione Veneto ha deciso – a maggioranza – di uscire da quel progetto.
Ma adesso cosa succederà? Si potrà sparare ai lupi? «Ai lupi non si spara – dice il presidente Zaia – L’uscita della Regione Veneto dal progetto Wolf Alps non comporta il mandato di uccidere questi animali. Il lupo non è una specie cacciabile». E ricorda che il divieto di caccia al lupo in Italia è vigente fin dagli anni ’70. In consiglio regionale l’opposizione di centrosinistra si è battuta per la difesa del lupo e contro l’uscita dal progetto europeo. «Vogliamo essere animalisti? E allora – dice il governatore – ricordiamo che ci sono animali che vengono sbranati dai lupi. Ho visto asinelli appena nati, ma anche agnelli, fatti a pezzi. C’è una carneficina ogni notte. La presenza dei lupi ormai è fuori misura, il lupo assale anche i cani, si avvicina ai centri abitati e alle case».
E allora cosa pensa di fare la Regione? «Domani mattina (Oggi per chi legge, ndr) approveremo in giunta regionale una serie di misure. Non le anticipo per una questione di correttezza – dice Zaia – ma il piano è pronto».
La mozione approvata dal consiglio impegna la giunta a recedere dal “Wolf Alps”, il cui progetto scade nel 2018. Recepirete quella mozione o la terrete in un cassetto? «Penso che l’uscita si potrà fare dal 2019, stiamo valutando che non ci siano penali. Ma non mi si dica che cambiamo idea: posto che ai lupi non si spara, quel progetto non ha funzionato e bisogna intervenire».
Se non si spara ai lupi, che misure avete in mente? L’assessore Pan ha parlato di traslocazione (cioè spostare i lupi) e sterilizzazione. «Il Piano è pronto, lo portiamo in giunta e poi ne parliamo». Perché avete aderito nel 2013? «Era un piano europeo, chi non avrebbe aderito in quel momento quando si parlava di specie in via di estinzione? Ma con tutto quello che sta succedendo in Lessinia e altrove – dice Zaia – è evidente che i lupi sono più di quanto si pensi. Non ho dati, li ho chiesti anch’io, sappiano però che sono affamati e attaccano».
I cittadini della Lessinia, e non solo, lamentano danni. Li risarcirete? «Certo. I risarcimenti si fanno ogni sei mesi, ora siamo al conteggio del primo semestre 2017. E ricordo – sottolinea il governatore – che sono fondi regionali».
Alda Vanzan- IL Gazzettino – 13 luglio 2017