Con entrata in vigore il 14 luglio 2023 – il Dpr n. 81 del 13.6.2023 che ha introdotto modifiche e integrazioni al “Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici” l’Ulss 1 Dolomiti ha adeguato il proprio Codice alle principali novità. Innanzitutto l’inserimento di una specifica sezione dedicata al “corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte di dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l’immagine della pubblica amministrazione”. Oltre a questa nuova sezione, il provvedimento normativo contiene altre novità relativamente alle figure dirigenziali. Al dirigente viene demandata la cura della “crescita professionale dei collaboratori, favorendo occasioni di formazione e promuovendo opportunità di sviluppo interne ed esterne”. Viene fatto, inoltre, un richiamo al benessere organizzativo, che il dirigente deve curare favorendo relazioni improntate alla reciproca fiducia e assumendo iniziative finalizzate alla inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, età e di condizioni personali.
Nessun regalo di valore superiore ai 150 euro, comportamento appropriato anche sui social e comunque nel caso di opinioni o post, chiarire che non si stratta della posizione dell’azienda, nessuna discriminazione o mobbing: è stato approvato dall’Ulss 1 Dolomiti, con delibera firmata dal commissario Giuseppe Dal Ben, il codice di comportamento dei dipendenti e dei collaboratori dell’azienda che, per la prima volta, detta regole anche sull’utilizzo dei social.
LA SEZIONE
“La novità di maggior rilievo – si spiega nella delibera – è rappresentata dall’inserimento di una specifica sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte di dipendenti pubblici, anche per tutelare l’immagine della pubblica amministrazione”.
Con la possibilità che presto venga istituita una precisa “social media policy” per ciascuna tipologia di piattaforma digitale, individuando le condotte che possono danneggiarne la reputazione e graduandole in base al livello gerarchico e di responsabilità del dipendente.
GLI OMAGGI
“Il dipendente – si legge nelle regole – in relazione alle funzioni attribuite, sia nei rapporti interni che esterni all’Azienda non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità, anche di modico valore, a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio, non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore. Il limite massimo del valore dell’eventuale presente che si può fare al medico o infermiere, come per tutti i dipendenti pubblici, è fissato in 150 euro all’anno, fermo restando il divieto assoluto di accettare somme in denaro di qualsiasi entità, o anche buoni acquisto o carte prepagate”. E si ricorda: “Regali e utilità possono essere accettati solo in via occasionale, nell’ambito delle normali relazioni di cortesia (ovvero quale riconoscimento del valore etico e morale della persona, che esula dalla prestazione effettuata) e delle consuetudini (festività, particolari ricorrenze)”.
SUL WEB
L’azienda mette in chiaro che “l’utilizzo di account istituzionali è consentito per i soli fini connessi all’attività lavorativa o a essa riconducibile e non può in alcun modo compromettere la sicurezza o la reputazione dell’amministrazione”. Quindi mail e altro non si possono usare per messaggi privati. “È vietato l’invio di messaggi di posta elettronica, all’interno o all’esterno dell’amministrazione, che siano oltraggiosi, discriminatori o che possano essere in qualunque modo fonte di responsabilità dell’amministrazione e l’amministrazione, attraverso i propri responsabili di struttura, ha facoltà di svolgere gli accertamenti necessari e adottare ogni misura atta a garantire la sicurezza e la protezione dei sistemi informatici, delle informazioni e dei dati altre novità”. E poi la parte social: “Nell’utilizzo dei propri account di social media, il dipendente utilizza ogni cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza e soprattutto il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale”.
I DIRIGENTI
L’ultima novità del codice, si spiega nella delibera, è la parte in cui “al dirigente viene demandata la cura della crescita professionale dei collaboratori, favorendo occasioni di formazione e promuovendo opportunità di sviluppo interne ed esterne”. Viene fatto, inoltre, un richiamo al benessere organizzativo, che il dirigente deve curare favorendo relazioni improntate alla reciproca fiducia e assumendo iniziative finalizzate all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, età e di condizioni personali.