dal Gazzettino. Altro che jolly, altro che ostruzionismo a oltranza. La vera opposizione all’Azienda Zero di Luca Zaia per ora arriva non dalle opposizioni, ma dal sindacato. Che, numeri alla mano, in cinque pagine di “controanalisi” demolisce la riforma sanitaria che martedì arriverà all’esame del consiglio regionale del Veneto. «Azienda Zero, fare subito chiarezza sui conti» è quanto chiede la Funzione pubblica Cgil veneta guidata da Daniele Giordano dopo aver valutato la scheda di analisi economico finanziaria della proposta di legge presentata dal governatore e licenziata, con modifiche, dalla quinta commissione di Fabrizio Boron. Il testo andrà in aula martedì e terrà occupati a lungo i consiglieri regionali. Ma al di là delle valutazioni politiche sul numero “giusto” delle Ulss (oggi 21, domani 9 anziché una per provincia come voleva Zaia perché la maggioranza deve accontentare il Veneto orientale del vicepresidente leghista Gianluca Forcolin e l’area bassanese della potente lobby dei vicentini), a non quadrare sono i conti.
«A Palazzo Balbi si parla di un risparmio di 90 milioni grazie all’Azienda Zero? Cifra «infondata», dice la Cgil. Che fa le pulci su tutto. Sui costi di funzionamento: in Regione dicono che i costi ammonteranno a 200.000 euro? Dai conti della Cgil risultano 252.428 euro senza contare altri 206mila euro per costi del personale. I costi delle funzioni programmatorie: per la Regione è possibile un risparmio di 15 milioni di euro? Dai conti del sindacato non si va oltre 5,1. Il Centro servizi per le aziende del Sistema sanitario regionale? Qui la Regione stima un risparmio di 45 milioni, per la Cgil ben che vada saranno 16,5. Il rafforzamento della governance? Per la Regione il risparmio sarà di 30 milioni, per la Cgil senza un piano industriale non è possibile alcuna stima. Così si arriva a un totale completamente diverso da quello dichiarato dalla maggioranza zaiana: con l’Azienda Zero non 90 milioni di risparmi, ma ben che vada 21,50 perché i rimanenti «non sono chiaramente identificati».
«Sorge il dubbio – dice Giordano – che la Regione stia pensando, senza dichiararlo, ad una radicale riduzione del personale per giustificare economicamente le operazioni che si stanno facendo. Se fosse così la reazione del sindacato non potrà che essere durissima». Il consiglio della Cgil? «Zaia farebbe bene ad accantonare il progetto dell’Azienda Zero e concentrarsi sulla definizione del numero delle Ulss e sull’attuazione del Piano socio sanitario».
Il Gazzettino – 19 giugno 2016