Pronto il piano di accessibilità ad Expo, con tanto di previsioni di rischi ed emergenze. Si potrà arrivare al sito espositivo di Rho utilizzando quattro accessi e varie modalità di trasporto: l’auto, la metro, i pullman gran turismo e la bicicletta. Ma una raccomandazione è la premessa per tutto: «Meglio limitare l’uso di mezzi propri, incoraggiamo l’utilizzo della metro e dei treni», dice il commissario unico Giuseppe Sala.
Guardando la situazione complessiva dello stato di avanzamento delle opere è comprensibile questo suggerimento. Il problema non sono i mezzi pubblici: il Comune di Milano ha intensificando 24 ore su 24 il Tpl, garantendo il trasporto in metro verso Rho; pure i treni, nazionali e regionali, sono stati potenziati, con fermate extra proprio nei pressi del sito. Il problema sono le infrastrutture stradali, in alcuni casi rimaste al palo.
Quello che funziona
Milano ha potenziato la metropolitana, con una linea in più (la metro 5) sostanzialmente pronta, ad eccezione di qualche fermata che verrà aggiunta in autunno. Inoltre la metro 1, che arriva direttamente a Rho, verrà intensificata durante il semestre di Expo, e consentirà di arrivare direttamente alla porta Ovest, detta “Fiorenza”, grazie ad una passerella di circa 700 metri. Il sito apre alle 10 del mattino e chiuderà alle 23, mentre la metro rimarrà funzionante fino a mezzanotte e mezza. A Rho, in prossimità del sito, si fermano anche i treni veloci di Trenitalia (che per tutta la durata del semestre di Expo utilizzeranno questa stazione), grazie ai quali si potrà arrivare alla porta “Fiorenza”; in più, nella stessa area a Nord Ovest, arriveranno anche le linee della viabilità regionale e interregionale, utilizzando l’accesso “Triulza”.
E fin qui non ci dovrebbero essere problemi. Anche chi arriverà con gli autobus tutto sommato dovrebbe riuscire a raggiungere il sito senza drammi: certo, la viabilità in strada è sempre un’incognita, ma tra parcheggi dedicati e navette ad hoc, si cercherà di limitare i danni.
Chi arriva infatti con viaggi organizzati avrà a disposizione 4 parcheggi: quello a Sud del sito, nell’ingresso Cascina Merlata, dove potranno essere ospitati 560 pullman gran turismo (e da lì si procede a piedi lungo la passerella Merlata, per 7-800 metri); a Rho Fiera, in prossimità della porta “Fiorenza”, con disponibilità fino a 10mila posti auto e 600 posti pullman gran turismo, anche se occorre prenotare visto che ci saranno anche due fiere durante il semestre di Expo (“Tutto food” a maggio e la mostra canina a giugno); ad Arese, nella zona dell’ex Alfa Romeo, con 10mila posti e una navetta ogni 10 minuti verso la porta Est, detta “Roserio”; infine il più piccolo parcheggio del Trenno, collegato con le navette alla porta Roserio.
Per evitare che i parcheggi vengano utilizzati anche da chi non intende visitare l’Expo (o le fiere), ci saranno zone Ztl con telecamere in azione dalle 7 alle 24, per penalizzare «il traffico parassitario», ha spiegato ieri il comandante della Polizia municipale di Milano Tullio Mastrangelo.
Quello che funziona meno
Qualche strada è pronta: c’è lo stralcio gamma che permetterà l’arrivo a Cascina Merlata a chi viaggia sulla A4; c’è anche il ponte che permetterà di arrivare dalla città direttamente alla porta Roserio, se si sceglie di viaggiare in taxi. Ma per chi arriva dalla città manca il sottopasso ferroviario della Zara-Expo, fondamentale per la viabilità. Ci sarà una stradina alternativa, ma che non consente comunque di raggiungere la porta di Cascina Merlata, come era previsto dai progetti iniziali. Il commissario Sala non enfatizza il problema. «Ci vorrà una decina di minuti in più». Però si tratta di una zona ad ampio rischio code.
Anche la Rho-Monza, che verrà utilizzata da chi arriva da fuori Milano, ad esempio da Malpensa, presenta punti di disagio, visto che il raddoppio progettato è stato realizzato solo nello svincolo di Baranzate, e, da un solo lato di marcia (verso Rho), in un breve tratto a Paderno-Dugnano.
Intanto le ultime notizie sullo stato di avanzamento dei lavori nel sito espositivi: lunedì prossimo si procederà a completare le asfaltature. Verrà pulita la strada del Decumano, ma rimane a rischio la strada del Cardo (di Padiglione Italia) nella parte a Sud, dove ancora si aspetta ad asfaltare per mandare avanti i lavori. Qui i ritardi sembrerebbero però irrecuperabili, almeno per il primo maggio.
Il Sole 24 Ore – 21 aprile 2015