“Soprattutto nell’area dei beni e servizi per poterli reinvestire nel comparto”. Lo ha affermato il Ministro della Salute stamani a Radio 24. Sollecitata anche una rapida approvazione dei costi standard e sottolineata l’importanza del Programma esiti quale “strumento avanzato di trasparenza”, “anche se non penso a una classifica dei buoni e cattivi”.
Piano esiti, titolo V, Costi standard e caso Stamina. Queste le vicende trattate dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel corso del suo intervento questa mattina alla trasmissione Radio 24 Mattino.
“Dopo la riforma titolo V costituzione – ha esordito il Ministro – ci siamo trovati nella situazione per cui ci sono tante sanità quante sono le Regioni. Questo in alcuni casi è fortuna e in alcuni un po’ di meno. Su questo occorre lavorare ed è proprio quello che stiamo cercando di fare: riportare un livello di standard comune a tutti senza discriminazioni” geografiche.
Ma Lorenzin ha riservato anche una battuta sul recente Programma nazionale esiti (che tante polemiche ha suscitato) e sull’idea paventata dalla stessa Ministra su un TripAdvisor della sanità.
“Credo che dobbiamo ai cittadini la certezza, o quantomeno la trasparenza del servizio che viene erogato. Non penso ad una classifica dei buoni cattivi ma a strumenti che possono permettere di farci intervenire per risolvere le criticità. Su questo tema abbiamo il Piano esiti che è lo strumento base con cui costruire uno strumento di trasparenza più avanzato”. Per il Ministro attraverso il potenziamento “massimo” del Pne “avremo la possibilità di verificare reparto per reparto il sistema e se poi, accanto a questo, si trova la possibilità ai cittadini di dare un loro parere sul servizio o sull’accoglienza per esempio, credo che ciò aiuterebbe moltissimo le singole aziende ospedaliere ad individuare le criticità e a risolverle”.
Altro tema sempre caldo i costi standard. “Sono all’esame della Conferenza Stato-Regioni. L’iter è molto lungo, e fa capire i tempi delle procedure italiane, ma spero in un’approvazione entro i prossimi due mesi”.
Sul rischio di riduzione della spesa il Ministro è chiaro. “Per la prima volta quest’anno la spesa è diminuita. Non è quindi immaginabile negli anni un taglio alla sanità. Quello che si può fare e ne sono convinta si può risparmiare sugli acquisiti beni e servizi. Ridurre gli sprechi porterà risorse da investire nel comparto”.
Infine, il Ministro ha affrontato nuovamente la questione Stamina e in merito alla sperimentazione dopo la bocciatura del comitato scientifico ha specificato come la “situazione è in mano ad avvocatura dello Stato che ci darà un parere su come procedere” e ribadisce: “Noi dobbiamo dare garanzie che ciò che viene fatto è senza pregiudizi ma si basa solo sull’evidenza scientifica”.
8 ottobre 2013