“Credo che dovremmo ridare alle regioni la capacità decisionale completa, senza alibi, in modo che i cittadini sappiano da chi sono amministrati. Ma noi Stato a questo punto dovremmo intervenire commissariando totalmente le singole aziende. Vuol dire che il direttore generale, il direttore amministrativo, il direttore sanitario lo decidiamo noi”, così il ministro stasera a Presa Diretta.
“Le regioni che non garantiscono i livelli di base di assistenza vengono commissariate. Abbiamo mezza Italia commissariata ma ritengo che i commissariamenti così come sono stati immaginati e pensati negli ultimi dieci anni non funzionano più e in alcuni casi hanno fallito” (e il riferimento sembra essere ai presidenti-commissari). Lo dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in un’intervista a Presadiretta questa sera su Rai3 il cui conteniuto è stato anticipato dalla Dire.
Poi, aggiunge: “Credo che dovremmo ridare alle regioni la capacità decisionale completa, senza alibi, in modo che i cittadini sappiano da chi sono amministrati. Ma noi Stato a questo punto dovremmo intervenire commissariando totalmente le singole aziende. Vuol dire che il direttore generale, il direttore amministrativo, il direttore sanitario lo decidiamo noi. Possiamo vivere tranquillamente con il Senato ma l’Italia e il sistema sanitario nazionale non possono più stare con questo titolo V. Anche le regioni virtuose hanno la necessità di una riforma intelligente di questo titolo V, altrimenti non reggeranno neanche loro”.
Per Lorenzin ”la spesa sanitaria è quella più scandagliata dalle spese pubbliche. Ha dei drg che sono delle equazioni che ci dicono quanto bisogna spendere per esempio per una appendicite e ha un sistema di monitoraggio dell’efficacia delle prestazioni”.
QS – 7 marzo 2017