Come assicurato anche al presidente del Consiglio Mario Monti, il Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo si è dimesso.
«Mi ero impegnato perché nessun verdetto di un giudice raggiungesse il presidente della Regione – ha detto il presidente della Regione nel suo intervento in Aula all’Ars dove sta spiegando i motivi delle sue dimissioni -. Do adesso seguito a questo impegno». Lombardo ha poi ufficializzato che la Sicilia andrà al voto il 28 e 29 ottobre.
Prima di dimettersi nomina nuovo assessore
A pochi minuti dalle sue dimissioni Lombardo, che presiedeva la Giunta di governo, ha nominato Nicola Vernuccio, già commissario Mpa a Palermo, assessore regionale alle Autonomie locali, poltrona lasciata vacante tempo fa dalle dimissioni di Caterina Chinnici. «Il nuovo assessore? Non c’è nulla di strano – ha poi commentato -. Non posso lasciare occupate da me ad interim tutti i posti vacanti in Giunta».
«Aggressione all’autonomia speciale»
Il Governatore denuncia un tentativo di limitare l’autonomia della Regione speciale, tentativo ancora più forte in questa fase di crisi. «In questo momento – afferma -, con l’economia fragile di tante regioni meridionali, il sistema economico siciliano presenta non poche criticità. E in questo contesto registriamo una vera e propria aggressione all’autonomia speciale».
«Fuga di notizie ben orchestrata sul caso giudiziario»
Riferendo in aula all’Ars, Lombardo ha fatto riferimento alla vicenda giudiziaria che lo vede imputato coatto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa dalla procura di Catania. «C’è stata una ben orchestrata fuga di notizie da parte degli organi di stampa – ha affermato -. Avrò il diritto di far conoscere ai siciliani le particolarità di una indagine che non è mai stata compiuta, perché avrebbe potuto mettere in discussione una sentenza già emessa». «Mai come in questi 4 anni – ha osservato – erano stati intaccati gli interessi mafiosi».
Ilsole24ore.com – 1 agosto 2012