L’assessore alla Sanità Giulio Gallera ha spiegato che “l’intervento si è reso necessario considerata l’importanza che la nostra regione riveste nel settore avicolo”. Il Piano regionale di controllo e sorveglianza dell’influenza aviaria adegua al Piano nazionale le vigenti disposizioni regionali in materia.
Approvato in Lombardia il Piano regionale di controllo e sorveglianza dell’influenza aviaria che adegua, al Piano nazionale, le vigenti disposizioni regionali in materia. Lo riferisce una nota della Regione che informa sul via libera della Giunta a una delibera proposta dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
“L’intervento – ha spiegato l’assessore – si è reso necessario considerata l’importanza che la nostra regione riveste nel settore avicolo. Insieme a Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, infatti, la Lombardia rappresenta il 70% delle produzioni avicole nazionali. Ne discende che assicurare sul territorio regionale un’omogenea gestione dei controlli ufficiali per prevenire e sorvegliare fenomeni quali l’influenza aviaria siano per noi una priorità. Con questa delibera andiamo, inoltre, a semplificare le disposizioni regionali che regolano il settore”.
Gli interventi di adeguamento al Piano nazionale perseguiranno i seguenti obiettivi: “Identificare le aree ad alto rischio di introduzione del virus, in base all’analisi territoriale e alla presenza di allevamenti intensivi di specie considerate a rischio; adottare le misure di prevenzione per la diffusione del virus, sulla base del rischio di introduzione del virus influenzale in aree densamente popolate di avicoli; individuare l’eventuale presenza di virus dell’influenza aviaria negli allevamenti intensivi e nelle popolazioni di uccelli selvatici; attivare un sistema rapido per la diagnosi precoce in caso di trasmissione di virus dalle popolazioni selvatiche ai volatili domestici”.
I destinatari degli interventi di adeguamento saranno le Ats (Agenzia Tutela della Salute), le imprese operanti nel settore della filiera agroalimentare e l’Izsler (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna).
Qs – 19 settembre 2016