L’iniziativa del “Carroccio” organizzata per protestare contro il progetto “Life Ursus” che ha riportato i plantigradi sulle montagne del Trentino.
Dura replica dei ministri Frattini, Brambilla e Prestigiacomo: «Fermatevi, è illegale»
Monta la polemica all’interno della maggioranza, tra Pdl e Lega Nord, sul banchetto a base di carne d’orso preannunciato dal deputato e segretario del Carroccio in Trentino Maurizio Fugatti per domenica prossima a Imer. I ministri Franco Frattini e Michela Vittoria Brambilla chiedono a Umberto Bossi di intervenire «per fermare questa scandalosa iniziativa»
Lo fanno «a nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell’apprendere che in una festa leghista del trentino verrà servita carne di orso». Secondo i titolari della Farnesina e del Turismo «si tratta di una provocazione che offende i sentimenti di tutti gli italiani che amano gli animali e vogliono vedere rispettati i loro diritti. L’orso è, tra l’altro, protetto e ci chiediamo – dicono i due ministri – quale possa essere la provenienza dell’animale che dovrebbe essere mangiato al banchetto della lega. Una provenienza sicuramente illegale e che merita di essere tempestivamente verificata».
Interviene anche Stefania Prestigiacomo, ministro dell’ambiente: «è sconcertante – dice l’esponente del Pdl – apprendere che si vuole organizzare un banchetto con carne di orso. Ciò che lascia di stucco è la superficialità orgogliosa con cui è stato annunciato un evento barbarico, con i toni della rivalsa nei confronti di chi, lo stato in primo luogo, protegge la comunità di orsi del trentino. L’orso è una specie protetta dalle convenzioni internazionali, non si può cacciare e la carne d’orso non è in vendita. Non vedo quindi come si possa anche solo ipotizzare un banchetto con carne d’orso. L’amico on. Fugatti denuncia da tempo il fallimento del progetto “life ursus”, che invece al ministero dell’ambiente non risulta. Ovviamente va tutelata l’incolumità delle persone e su questo attiveremo tutti i controlli necessari».
Lastampa.it – 2 luglio 2011